Ho deciso di rendere ufficiale le salite e i numeri di quest'anno, dedicato alla bici da corsa con alcuni giri (pochi) in MTB tra cui 5 competizioni.
Distanza percorsa: 8000km
Dislivello effettuato: 47000mt
TUTTE LE SALITE DEL 2014
10 volte Monte Grappa
3 volte Monte Tomba
5 volte Pianezze (1 sino Mariech) (tempo stimato 42min-causa foratura 29min al 7°km)
1 volta Fedaia
1 volta Milies
1 volta Passo San Boldo
4 volte Passo Giau (51'09" da Selva di Cadore )
2 volte Passo Falzarego
3 volte Passo Pordoi (35'24" da Arabba)
4 volte Passo Campolongo
1 volta Passo Valparola
2 volte Passo Gardena
2 volte Passo Sella
1 volta Passo San pellegrino (46'48" da Falcade)
1 volta Passo Duran (42'17" da Dont)
6 volte Passo Staulanza
5 volte Forcella Mostaccin
Salite sui Colli Euganei
3 Salite Monte madonna
3 Salite Cingolina
3 Salite Passo Roccolo
2 Salite Passo Boccon
3 Salite Passo del vento
3 Salite Passo Costigliola
1 Salita Via Pirio
Salite su Montello
14 volte salita del Mercato Vecchio
4 volte salita Santa Maria Vittorie
alcune curiosità:
- Ho affrontato almeno metà di queste salite in solitaria.
- Solo 3 volte ho dovuto affrontare la pioggia , una in particolare in montagna.
- Sono caduto 1 sola volta in una rotonda e per distrazione mia.per fortuna pochi danni.
- Ho forato 1 sola volta , purtroppo quando stavo cercando di fare una salita a tutta (Pianezze).
- Ho affrontato solo 4/5 salite al massimo delle mie possibilità , tra cui 1 volta il Grappa.
- Sono migliorato grazie ad una attenta gestione della preparazione.
- Conosco meglio i miei limiti ,in particolare quello della resistenza fisica.
- Ho imparato a gestire al meglio lo sforzo , in particolare in altura.
- La bici ti avvicina alla natura, senti di non nuocere ad essa e vedere da prospettiva diversa il mondo.
- Ho imparato a non sentire la fatica.
- Ho abituato il mio fisico ad almeno 6 ore di bici.
giovedì 6 novembre 2014
lunedì 3 novembre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA:Tutto sulle salite del grappa
Con la festa del 17 Ottobre a Cittadella con più di 450 invitati e con la presenza simpatica di Marzio Bruseghin, ho chiuso questa bella avventura! Ora non mi resta che fare qualche simpatico resoconto così da aiutare chi avesse voglia di provare una delle tante salite del Monte Grappa:
Dislivello complessivo: circa 15000 metri (1500 metri per salita)
La mia classifica salite in ordine di difficoltà, coefficente da 1 a 5. Per paragone : Pordoi da Arabba grado di difficoltà=2, Giau=3+.
10° Salita Cadorna - Diff=3
9° Salita da Caupo - Diff=3+
8° Salita Campocroce da Semonzo - Diff=3,5
7° Salita da Cismon - Diff=4-
6° Salita Monfenera da Pederobba - Diff= 4
5° Salita da Alano - Diff=4
4° Salita da Cavaso - Diff=4+
3° Salita da Fietta (Salto della Capra) - Diff=4,5
2° Salita da Seren del Grappa - Diff:=4,5
1° Salita da Possagno Via degli Alpini - Diff=5-
Le tre più panoramiche:
1° Monfenera da Pederobba
2° Campocroce da Semonzo
3° Cadorna da Caupo
Le tre più belle da fare:
1° Cadorna da Caupo
2° Salto della Capra da Fietta
3° Campocroce da Semonzo
Le tre che consigli a ciclisti allenati:
1° Strada degli Alpini da Possagno
2° Monfenera da Cavaso
3° Salita da Seren del Grappa
Le tre salite da ricordare:
1° Salto della Capra da Fietta (salita suggestiva per via di alcuni tratti difficili e ricchi di fascino)
2° Monfenera da Pederobba (salita molto varia ed impegnativa, storica per passaggi su Tomba e Archeson)
3° Seren del Grappa (poco conosciuta , salita dura e varia nei paesaggi. Esposta a Nord salita molto fredda)
CIAO
Dislivello complessivo: circa 15000 metri (1500 metri per salita)
La mia classifica salite in ordine di difficoltà, coefficente da 1 a 5. Per paragone : Pordoi da Arabba grado di difficoltà=2, Giau=3+.
10° Salita Cadorna - Diff=3
9° Salita da Caupo - Diff=3+
8° Salita Campocroce da Semonzo - Diff=3,5
7° Salita da Cismon - Diff=4-
6° Salita Monfenera da Pederobba - Diff= 4
5° Salita da Alano - Diff=4
4° Salita da Cavaso - Diff=4+
3° Salita da Fietta (Salto della Capra) - Diff=4,5
2° Salita da Seren del Grappa - Diff:=4,5
1° Salita da Possagno Via degli Alpini - Diff=5-
Le tre più panoramiche:
1° Monfenera da Pederobba
2° Campocroce da Semonzo
3° Cadorna da Caupo
Le tre più belle da fare:
1° Cadorna da Caupo
2° Salto della Capra da Fietta
3° Campocroce da Semonzo
Le tre che consigli a ciclisti allenati:
1° Strada degli Alpini da Possagno
2° Monfenera da Cavaso
3° Salita da Seren del Grappa
Le tre salite da ricordare:
1° Salto della Capra da Fietta (salita suggestiva per via di alcuni tratti difficili e ricchi di fascino)
2° Monfenera da Pederobba (salita molto varia ed impegnativa, storica per passaggi su Tomba e Archeson)
3° Seren del Grappa (poco conosciuta , salita dura e varia nei paesaggi. Esposta a Nord salita molto fredda)
CIAO
lunedì 20 ottobre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Decima salita: Da Seren del Grappa (TV)
FINALMENTE!!! Decima e ultima salita del Grappa . Da Seren!
Salita molto bella da fare, dura anche questa. Non me l'aspettavo ma è tra le TOP 3 della mia classifica delle ascese più dure del monte.
Inizia appunto da Seren del Grappa , in pieno centro del paesino. I primi chilometri sono piuttosto semplici, praticamente quasi pianura. Proprio lì ho trovato un cartello simpatico "- internet + cabernet" ..:-) direi + entrambi così siamo a cavallo.
dopo alcuni chilometri la salita inizia ad essere più pendente sino ad arrivare diffronte ad un chiesa, ecco lì dobbiamo fare attenzione e girare subito a sinistra , curva a gomito. Ora possiamo dire che è iniziata....in poco tempo arrivano i pezzi davvero pendenti almeno 3-4 chilometri intorno al 20%. Tira e tira ancora...non finisce mai... poi finalmente la strada diventa più pedalabile e passiamo dentro un bellissimo bosco , sembra fatato! passato il bosco inizia una zona di pascoli molto carina con piccoli laghetti e qualche casa sparsa qua e là. Le caratteristiche delle ascese del Grappa ,anche se da versanti diversi ,sono molto simili. Inizio "selvaggio" in mezzo "pascoli" e alla fine "brullo e freddo".
Una volta arrivate alle Bocchette , qui c'è anche agriturismo, siamo quasi all'incrocio con la strada che risale da Cismon e Caupo. Giriamo a sinistra e proseguiamo per altri 8 chilometri sino alla vetta.
Nonostante sia stata una giornata di sole, 3 ottobre, ho percepito freddo, difatti l'ascesa , come Cismon e Caupo , si trova nel versante nord della montagna e questo si fà sentire.
La salita è meno panoramica di altre, ma resta molto bella e appagante da fare!
Sono contento , ho fatto tutte le 10 salite di questo splendido e storico massiccio....alcune di queste salite sono tra le più difficile d'Italia e d'Europa. Qui a due passi da casa!
Nel prossimo post farò un resoconto di questa avventura iniziata per scherzo ad Aprile.
Salita molto bella da fare, dura anche questa. Non me l'aspettavo ma è tra le TOP 3 della mia classifica delle ascese più dure del monte.
Inizia appunto da Seren del Grappa , in pieno centro del paesino. I primi chilometri sono piuttosto semplici, praticamente quasi pianura. Proprio lì ho trovato un cartello simpatico "- internet + cabernet" ..:-) direi + entrambi così siamo a cavallo.
dopo alcuni chilometri la salita inizia ad essere più pendente sino ad arrivare diffronte ad un chiesa, ecco lì dobbiamo fare attenzione e girare subito a sinistra , curva a gomito. Ora possiamo dire che è iniziata....in poco tempo arrivano i pezzi davvero pendenti almeno 3-4 chilometri intorno al 20%. Tira e tira ancora...non finisce mai... poi finalmente la strada diventa più pedalabile e passiamo dentro un bellissimo bosco , sembra fatato! passato il bosco inizia una zona di pascoli molto carina con piccoli laghetti e qualche casa sparsa qua e là. Le caratteristiche delle ascese del Grappa ,anche se da versanti diversi ,sono molto simili. Inizio "selvaggio" in mezzo "pascoli" e alla fine "brullo e freddo".
Una volta arrivate alle Bocchette , qui c'è anche agriturismo, siamo quasi all'incrocio con la strada che risale da Cismon e Caupo. Giriamo a sinistra e proseguiamo per altri 8 chilometri sino alla vetta.
Nonostante sia stata una giornata di sole, 3 ottobre, ho percepito freddo, difatti l'ascesa , come Cismon e Caupo , si trova nel versante nord della montagna e questo si fà sentire.
La salita è meno panoramica di altre, ma resta molto bella e appagante da fare!
Sono contento , ho fatto tutte le 10 salite di questo splendido e storico massiccio....alcune di queste salite sono tra le più difficile d'Italia e d'Europa. Qui a due passi da casa!
Nel prossimo post farò un resoconto di questa avventura iniziata per scherzo ad Aprile.
martedì 7 ottobre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Nona salita: Da Cismon
Salita inedita per la bici da strada questa di Cismon, più 20 chilometri e per niente facili, anche se nettamente più pedalabile (a parte alcuni tratti) rispetto alla salita di Possagno.
Si parte da Cismon, località nella Valsugana, assieme a Seren del Grappa punto di partenza più a nord per raggiungere il Grappa. E' un versante in ombra e credo percorribile in bici quando la temperatura è mite. La salita del Cadorna, per esempio, si potrebbe farla anche a fine inverno , se la neve lo permette.
La strada non è delle migliori , ci sono alcuni tratti in cui il fondo è messo male, buche , sassi e altro non facilità l'ascesa,anche se per la maggior parte non i sono problemi, inoltre verso la metà della salita e poco prima di ricongiungersi con la strada da Caupo, ci sono due tratti in sterrato da percorrere. Entrambi di 5-600 metri. Un pò in salita ma anche in discesa... in bici da strada non è il massimo, aggiunge comunque valore "storico" alla salita.
I primi chilometri alternano tratti pedalabili con rampe belle impegnative, è irregolare e questo facilità a volte lo sforzo in quanto permette di rifiatare. Una volta congiunti con la salità di Caupo , si gira a destra e si continua in direzione delle "bocchette" e si raggiunge il rifugio Forcelletto. Ora continuamo per affrontare l'ultimo tratto (altri 8 km) per arrivare al rifugio.Prima però dobbiamo girare a sinistra (ultimi 2,5km) nel bivio con la strada Cadorna
Il tempo di percorrenza è relativo , di media si consideri 2 ore.
Ora non mi resta che affrontare l'ultima : da Seren del Grappa!
Si parte da Cismon, località nella Valsugana, assieme a Seren del Grappa punto di partenza più a nord per raggiungere il Grappa. E' un versante in ombra e credo percorribile in bici quando la temperatura è mite. La salita del Cadorna, per esempio, si potrebbe farla anche a fine inverno , se la neve lo permette.
La strada non è delle migliori , ci sono alcuni tratti in cui il fondo è messo male, buche , sassi e altro non facilità l'ascesa,anche se per la maggior parte non i sono problemi, inoltre verso la metà della salita e poco prima di ricongiungersi con la strada da Caupo, ci sono due tratti in sterrato da percorrere. Entrambi di 5-600 metri. Un pò in salita ma anche in discesa... in bici da strada non è il massimo, aggiunge comunque valore "storico" alla salita.
I primi chilometri alternano tratti pedalabili con rampe belle impegnative, è irregolare e questo facilità a volte lo sforzo in quanto permette di rifiatare. Una volta congiunti con la salità di Caupo , si gira a destra e si continua in direzione delle "bocchette" e si raggiunge il rifugio Forcelletto. Ora continuamo per affrontare l'ultimo tratto (altri 8 km) per arrivare al rifugio.Prima però dobbiamo girare a sinistra (ultimi 2,5km) nel bivio con la strada Cadorna
Il tempo di percorrenza è relativo , di media si consideri 2 ore.
Ora non mi resta che affrontare l'ultima : da Seren del Grappa!
martedì 30 settembre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Strada degli alpini - Possagno
Ottava fatica: strada degli alpini da Possagno. Ritenuta da tutti è la salita del Monte Grappa più difficile...confermo, alla pari con Fietta è sicuramente la più dura!
Parte da Possagno, il paese del Canova, e sale per circa 20 chilometri sino alla vetta. Sono i primi 6 -7 km ad essere giustamente ritenuti duri, siamo costantemente sopra il 15% con punta massima raggiunta oltre il 25%, visto su mio inclinometro. Tratti davvero tosti, solo con rapporti 34-28 o 34-30 si possono affrontare senza patire. Altrimenti ci vogliono gambe d'acciaio. Io l'ho affrontato proprio con il 34-30 e quindi me la sono cavata benissimo, è stata comunque dura e la schiena cominciava a dar fastidio, ma non ho mai rischiato di mettere il piede a terra! Dopo questo tratto al limite, abbiamo percorso solo un terzo della salita e ci manca ancora tutta la strada delle malghe per scollinare sul monte Archeson appena dopo il salto della capra, sono circa 3 chilometri sempre sopra al 10% con alcuni tratti intorno al 15%. Quindi dopo la prima faticaccia serve altra benzina prima di rifiatare nuovamente. Dopo l'Archeson siamo a due terzi della salita...quindi c'è nè ancora, meno dura ma serve energia! Circa 2 ore e qualche minuto e abbiamo finito.
E' una salita davvero impegnativa, concentrazione, forza fisica, resistenza sono fondamentali. Questa ascesa la consiglio a chi pratica ciclismo da alcuni anni anche come test personale, affrontatela a fine stagione quando si hanno buone gambe altrimenti si potrebbe soffrire oltre misura e non ha senso. Attenzione non è che le altre salite del Grappa siano passeggiate, sono solo leggermente più facili.
Comunque sono arrivato al rifugio in buone condizioni e soddisfatto per quanto superato, una bella esperienza fatta in solitaria (vale ancor di più) in un lunedì senza una macchina per strada e con un sole fantastico!!
Parte da Possagno, il paese del Canova, e sale per circa 20 chilometri sino alla vetta. Sono i primi 6 -7 km ad essere giustamente ritenuti duri, siamo costantemente sopra il 15% con punta massima raggiunta oltre il 25%, visto su mio inclinometro. Tratti davvero tosti, solo con rapporti 34-28 o 34-30 si possono affrontare senza patire. Altrimenti ci vogliono gambe d'acciaio. Io l'ho affrontato proprio con il 34-30 e quindi me la sono cavata benissimo, è stata comunque dura e la schiena cominciava a dar fastidio, ma non ho mai rischiato di mettere il piede a terra! Dopo questo tratto al limite, abbiamo percorso solo un terzo della salita e ci manca ancora tutta la strada delle malghe per scollinare sul monte Archeson appena dopo il salto della capra, sono circa 3 chilometri sempre sopra al 10% con alcuni tratti intorno al 15%. Quindi dopo la prima faticaccia serve altra benzina prima di rifiatare nuovamente. Dopo l'Archeson siamo a due terzi della salita...quindi c'è nè ancora, meno dura ma serve energia! Circa 2 ore e qualche minuto e abbiamo finito.
E' una salita davvero impegnativa, concentrazione, forza fisica, resistenza sono fondamentali. Questa ascesa la consiglio a chi pratica ciclismo da alcuni anni anche come test personale, affrontatela a fine stagione quando si hanno buone gambe altrimenti si potrebbe soffrire oltre misura e non ha senso. Attenzione non è che le altre salite del Grappa siano passeggiate, sono solo leggermente più facili.
Comunque sono arrivato al rifugio in buone condizioni e soddisfatto per quanto superato, una bella esperienza fatta in solitaria (vale ancor di più) in un lunedì senza una macchina per strada e con un sole fantastico!!
lunedì 15 settembre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Settima salita - Strada del Monte Tomba da Cavaso
Settima fatica, da Cavaso! Ero convinto fosse la più dura di tutte le ascese fatte sino ad ora...invece è similare ad Alano e di poco più semplice rispetto a Fietta (salto della Capra).
Salita comunque non facile, secondo me più dura dello Zoncolan , azzardo perchè non lo mai fatto. Ci sono gli stessi chilometri con la stessa pendenza , non consecutivi come il temibile Zoncolan, ma è lungo il doppio, 25 chilometri di salita sono grossomodo lo Stelvio.
Questi paragoni li faccio solo per farvi capire quanto è duro il Grappa. I suoi versanti secondo me sono tra i più difficili d'Italia. Uno magari pensa alla strada che parte da Romano d'Ezzelino o da Semonzo (che già possono bastare) e quindi non valuta bene questo monte. Nel ciclismo da strada per me sono grandi ascese.
La salita da Cavaso è comunque molto dura. I primi chilometri sono molto difficili, abbiamo una media del 15% con punte da 20%. Meglio avere il 34-28 ed usare l'agilità il più possibile.Diminuisce un pò , restando sopra il 10% ultimi 2 chilometri prima di arrivate alla cima del Monte Tomba. Ora per raggiungere il grappa, solita strada, già descritta , delle malghe e del monte Archeson, per niente facile! Anche da Cavaso serviranno circa 2 ore per raggiungere il rifugio.
Tanto per non farmi mancare niente prima di salire sull grappa ,ho scalato il mercato vecchio ed il mostaccin, salitelle di riscaldamento.,..
Ora mi mancano solo la via degli alpini da Possagno , la salita da Seren ed infine quella da Cismon del Grappa per concludere il brevetto. Speriamo le gambe tengano :-)
Salita comunque non facile, secondo me più dura dello Zoncolan , azzardo perchè non lo mai fatto. Ci sono gli stessi chilometri con la stessa pendenza , non consecutivi come il temibile Zoncolan, ma è lungo il doppio, 25 chilometri di salita sono grossomodo lo Stelvio.
Questi paragoni li faccio solo per farvi capire quanto è duro il Grappa. I suoi versanti secondo me sono tra i più difficili d'Italia. Uno magari pensa alla strada che parte da Romano d'Ezzelino o da Semonzo (che già possono bastare) e quindi non valuta bene questo monte. Nel ciclismo da strada per me sono grandi ascese.
La salita da Cavaso è comunque molto dura. I primi chilometri sono molto difficili, abbiamo una media del 15% con punte da 20%. Meglio avere il 34-28 ed usare l'agilità il più possibile.Diminuisce un pò , restando sopra il 10% ultimi 2 chilometri prima di arrivate alla cima del Monte Tomba. Ora per raggiungere il grappa, solita strada, già descritta , delle malghe e del monte Archeson, per niente facile! Anche da Cavaso serviranno circa 2 ore per raggiungere il rifugio.
Tanto per non farmi mancare niente prima di salire sull grappa ,ho scalato il mercato vecchio ed il mostaccin, salitelle di riscaldamento.,..
Ora mi mancano solo la via degli alpini da Possagno , la salita da Seren ed infine quella da Cismon del Grappa per concludere il brevetto. Speriamo le gambe tengano :-)
lunedì 8 settembre 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Sesta salita - ALANO DI PIAVE.
Finalmente ho ripreso la sfida del Grappa, approfittando di un lunedì di ferie nonostante il tempo incerto, sono partito per affrontare la salita da Alano. La sesta e quindi al momento ho raggiunto l'argento.
Pensavo fosse più semplice, in realtà anche questa ascesa è bella tosta. Inizia dal paese di Alano e si snoda per 7 km sino a raggiungere la vetta del monte Tomba. La salita per i primi 3-4 km presenta pendenze che variano dal 12 al 15% , il fondo stradale non è ottimo anzi è piuttosto disastrato. Poi migliora , come migliorano le pendenze che saranno più pedalabili sino a scollinare a circa 900/1000 di altezza. Per raggiungere la vetta del Grappa basta proseguire per la via delle malghe ed il monte Archeson per poi raggiungere il bivio con la strada "giardino", quella che inizia da Semonzo. Questo tratto è lo stesso che si percorre con la monfenera, strada che inizia da Pederobba. Anche qui è dura, per almeno 6/7 km le pendenze sono sempre superiori al 10-12% con tratti anche lunghi oltre il 15% . Non è una passeggiata, è un versante duro. Ripagato da un bellissimo panorama. Proprio da lassù si può dominare mezzo Veneto. Si può scorgere Venezia con la costa e dall'altra parte i colli Euganei. Il problema è rimanere lucido con quelle pendenze :-).
Ci si impiega almeno 2 ore per arrivare e consiglio di utilizzare la guarnitura 50/34 con un 28 come pignone su cassetta. Questo risparmierà sicuramente le gambe.
Tra qualche giorno proverò un'altra salita di questo versante , da Cavaso del Tomba.
Asini sul Monte Tomba:
Dettagli salita:
martedì 2 settembre 2014
TOUR OF DOLOMITI:Selva di cadore-Staulanza-Duran
Partenza: Santa Fosca
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:75
DISLIVELLO:2000 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO
ALTITUDINE MASSIMA: 1773 Passo Staulanza
TEMPO PERCORENZA MEDIO:4h circaOggi ho provato questo giro, partendo come al solito da Selva di Cadore e dirigendomi verso il Passo Staulanza. Prima asperità del tour, direi piuttosto semplice da questo versante.Sono circa 6-7 km con pendenze medie del 6%, ci sono alcuni brevi tratti più pendenti ma poca roba. Velocemente raggiungiamo il punto più alto del Passo e scendiamo per Dont, dobbiamo passare Pecol di Zoldo e altre località per arrivare nel paese ove inizia il Passo Duran che collega la val zoldana con la val agordina. Non l'avevo mai fatto per cui la curiosità era tanta. Bel passo, parte subito con un 500 metri al 14% che può impensierire ma per fortuna dopo è meno pendente ,ci saranno ancora tratti con punte da 13-14%. E' una salita irregolare , sono 8 km e non è una passegiata, credo che mediamente serviranno 45 minuti per raggiungere il passo. Dopo il meritato break per vestirsi e altro scendiamo per Agordo. Discesa molto bella, veloce con curve ampie e un ottimo il fondo stradale, sono 12-13km per arrivare giù ad Agordo a 600 metri slm. Questo giro rispetto agli altri siamo a quote più basse e quindi da preferire in giornate fredde o con possibili pioggie. E' molto diverso correre sui 2000 metri rispetto ai 1000-1500 metri , ci possono essere anche 6-7° di differenza.
Una volta ad Agordo procediamo per Alleghe (Alie) , 20 km non proprio belli da fare perchè siamo in una strada piuttosto trafficata (statale agordina) , meglio fare il giro durante la settimana e non in pieno agosto. Comunque sia basta prestare la giusta attenzione e alla fine tutto fila liscio. Per raggiungere Alleghe impiegheremo circa 1 ora, fare attenzione appena dopo Taibon Agordino è presente una galleria di 1km . E' importante evitarla, per farlo 50 mt prima della gallerie prendere la strada a sinistra (vecchia strada) mantendo poi la stradina a destra e si notarà una sbarra, proseguire in quella strada solo per pedoni o ciclisit che affianca la gallerie. Alla fine potremo ritornare sulla statale e proseguire per Cencenighe e poi Alleghe. Questa strada è costantemente in salita ,anche se piuttosto blanda, alla fine avremo fatto almeno 400 metri di dislivello. Arrivati ad Alleghe costeggiamo il bellissimo lago e proseguiamo per Caprile. Ora si possono scegliere quali salite fare per raggiungere Selva di Cadore. La prima parte prima di Caprile e sono 5 km con ultimo km impegnativo, la seconda parte nel centro di Caprile e qui è più lunga , almeno 7 km di salita per raggiungere il Belvedere , a Rucavà svoltare a destra, per poi proseguire per Colle santa Lucia e Selva. La terza è dopo Caprile ed è la prima parte del Falzarego. Al bivio per Arabba girare a destra e ancora a destra per raggiungere il bivio per il Belvedere a Rucavà , qui girare a sinistra per Belvedere-Colle Santa Lucia-Selva.Oggi ho scelto la numero due.
Alla fine sono 2000 metri di dislivello, un giro medio fondo con alcuni tratti impegnativi nel passo Duran. Non è panoramico come altri precedentemente descritti ma ha i suoi vantaggi, il primo su tutti è che è meno rischioso per il freddo e per l'altura , l'altro è che potremo anche iniziare da Agordo località più facile da raggiungere dalla provincia di Venezia o Treviso e quindi da farlo anche in giornata.Volendo si può correre anche procedendo in senso inverso e non dovrebbe cambiare molto a parte qualche chilometro in più sul Duran e su Staulanza , ma dopo questo ultimo passo sarà tutto in discesa. Ricodo che nel 2012 il giro d'Italia aveva proprio fatto questo giro , solo che avevano proseguito per il Giau per arrivare a Cortina. Ricordo la vittoria di Rodriguez su Hesjendal e Ivan Basso.
Se si vuole aggiungere chilometri per renderlo difficile basterebbe da Agordo proseguire per Fiero di Primiero e il Passo Rolle per poi congiungersi al Passo San Pellegrino e scendere a Cencenighe. In questo caso saranno almeno 50-60 km in più e credo almeno altri 1000 metri di dislivello.
martedì 26 agosto 2014
TOUR OF DOLOMITI: Selva di Cadore - Pordoi - Fedaia
KM:80
DISLIVELLO:2200 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO
ALTITUDINE MASSIMA: 2239 Passo Pordoi
TEMPO PERCORENZA MEDIO:4h-4h30min.Altro giro molto bello e non difficilissimo da fare è Pordoi e Fedaia. Lo propongo in questo ordine, nel senso inverso è più difficile in quanto le salite sono più lunghe e più dure in particolare il Fedaia. Con questo percorso oltre a questi due passi dolomitici, dobbiamo percorrere altri 5 km da Caprile a Selva di Cadore in salita. Sono la prima parte del passo Giau.
Il mio giro inizia da Selva di Cadore , volendo si può iniziare da Arabba o da Caprile , cambiano i chilometri ma il dislivello rimane circa lo stesso. Da Selva si percorre la strada del belvedere, passando Livinalongo , il bivio con il Falzarego , Andraz e si arriva dopo 23 chilometri circa ad Arabba dove inizia il Podoi. Da questo versante sono 9 km con pendenza media al 7/8% non difficile, anzi direi piuttosto pedalabile. E' piacevole da fare, se non si forza e si tiene le pulsazioni basse. Una volta sul Pordoi e visti i due monumenti dedicati al cilcismo ,la sfinge intitolata al mitico Coppi (4 volte primo quassù) ed il monumento dedicato al giro d'italia con la bicicletta di Gibo Simoni, si scede per Canazei. Se non sbaglio sono 10-12 km. Il fondo stradale è ottimo e la discesa è divertente! Siamo circa a metà del giro. Ora basta proseguire per il passo Fedaia. Altri 9km di salita, i primi 6/7 con pendenze abbastanza regolari all'8% e poi una volta passata la prima galleria spiana per 2km sino al lago e al passo. Una salita più semplice rispetto al Pordoi, ma essendo la seconda del giro da non sottovalutare. A questo punto scendiamo per il versante più famoso del passo, definito il "cimitero dei ciclisti" per via delle sue pendenze negl'ultimi 5 km. Al dire il vero, chi sostiene questo credo non abbia mai provato il grappa da Fietta o da Cavaso o peggio ancora da Possagno....comunque la discesa è bella e nel rettilineo della "Capanna Bill" si può raggiungere velocità elevate (anche i 100km/h per i prof), fare attenzione! Si passa Malga Ciapela e si scende sino a Caprile e da qui inizia l'ultima salita. Appena dopo Caprile si gira a sinistra per raggiungere Selva di Cadore. Sono 4-5 km non difficili se non l'ultima parte che ha pendenze attorno al 10%.
Variante: se iniziamo il giro da Arabba, quando si scende dal Fedaia e prima di Caprile svoltare a sinistra per il Falzarego , dopo alcuni chilometri si raggiunge il bivio per Arabba e si deve girare a sinistra.
Il giro merità, però fare attenzione al meteo. Notoriamente la Marmolada con nuvole è sinonimo di pioggia in montagna, e quando piove sono dolori anche in piena estate!
Alla prossima
mercoledì 20 agosto 2014
TOUR OF DOLOMITI: Selva di Cadore - SellaRonde
KM:100-105
DISLIVELLO:2700 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO-DIFFICILE
ALTITUDINE MASSIMA: 2239 Passo Pordoi
TEMPO PERCORENZA MEDIO:5h30m-6h massimo.Da Selva di Cadore percorre la strada del belvedere, si passa la salita del Falzarego, evitandola, si prosegue per Arabba, si passa Andraz , il Forte e finalmente si arriva ad Arabba, paese situato ai piedi di 2 dei 4 passi del SellaRonde. Il mio giro prosegue in senso antiorario, quindi si sale il Campolongo, passo che collega Arabba a Corvara. Arriviamo a quota 1850 circa, il passo è breve 4km circa e non presenta difficoltà particolari, qualche tratto attorno al 10% , mediamente al 7% circa. Una volta affrontato abbiamo già percorso circa 30 km ed 1h e 30min circa. Da segnalare presenza di fontana nel Passo. Se serve meglio riempire borracce. Poi via giù per Corvara , bella località della Badia, qui girare a sinistra per il Passo Gardena, il più lungo e duro del giro. Sono altri 9km mediamente al 8% con punte al 10%. Si arriva ad oltre 2000 mt, il giro ora resta sempre sopra ai 1800mt. E' il versante più duro del Gardena , molto carino come tutti i passi da queste parti. Su hai una bella visuale. Dopo un breve riposo per mangiare e vestirsi, (consigliato) si continua per il Passo Sella, discesa piuttosto freddina, per via di un bel dritto all'ombra della montagna. Fare attenzione dopo 5km c'è un bivio per proseguire sul Sella. Altri 5km circa di salita molto carini , niente di impegnativo se non l'altura e la stanchezza che dovrebbe iniziare a farsi sentire. Il Passo per me è molto bello, su c'è un bellissimo panorama ed è un pò più piccola come area rispetto al prossimo passo, forse il più famoso, il Pordoi. scendendo per il Sella dobbiamo fare attenzione a non proseguire per Canazei (altrimenti sono dolori) ma nel bivio girare a sinistra per il Pordoi. Altri 6km circa media all'8%. ultima asperita del SellaRonde. Il versante è sicuramente più breve e semplice rispetto a quello di Arabba (9km) ma attenzione , il Passo è alto siamo oltre i 2200mt e dobbiamo avere la giusta concentrazione. Ora la fatica si sentirà. Il Pordoi è bello, niente da dire. Sono presenti hotel,rifugi, funivia e soprattutto il famoso monumento a Fausto Coppi. In ricordo delle sue incredibili gesta su questo passo!
Bene ora, dopo una giusta sosta panino/barretta, scendiamo ad Arabba. Il fondo stradale nei passi sono ottime e quindi non ci dovrebbero essere problemi. Ad Arabba volendo ci sono delle fontane per fare il pieno in borraccia. Ora si riparte per la discesa e qualche falsopiano procedendo in senso inverso rispetto all'inizio del giro, quindi si passa il Forte, Andraz,il bivio Falzarego, Livinalongo e finalmente si inizia la penultima asperita. Io la chiamo salita Belvedere, sono 2,5Km con 200mt di dislivello circa all'8% con punte al 10%. Ecco dobbiamo cercare di avere ancora gambe ed energie altrimenti qui sono dolori. Una volta fatto a destra possiamo fermarci ed ammirare il Belvedere , un terrazzo naturale incredibile , abbiamo 700-800 metri di dislivello e possiamo ammirare dall'alto il lago di Alleghe, Caprile, Rocca Pietore e la parte iniziale del Fedaia. Proseguiamo il giro oramai alla fine , passiamo Colle Santa Lucia e torniamo a Selva. Ora abbiamo ultima asperità per arrivare a Santa Fosca, un rettilineo di 800 metri al 10%. Mette a prova le gambe!! Se lo fai bene , vuol dire che per te il giro è poca roba e potresti dare di più, viceversa se il giro è stato duro qui non si fà sconti. In questo caso consiglio prenderla con filosofia e salire agile!!! :-)
Consiglio il giro , come chilometri e come percorso similari al percorso medio della Dles Dolomiti, solo a chi ha ottimo allenamento. Per chi non ne ha tanto, meglio partire da Arabba e fare il giro! il paesaggio e le salite meritano!
mercoledì 13 agosto 2014
TOUR OF DOLOMITI: Passo Falzarego - Passo Giau
Partenza : Santa Fosca (Selva di Cadore)
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:55-60
DISLIVELLO:1700 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIA
ALTITUDINE MASSIMA: 2236 Passo Giau
TEMPO PERCORENZA MEDIO:3h-3h30.
Partenza vicino a Selva di Cadore , paese ai piedi del Giau,
si prosegue per Colle Santa Lucia, Località Belvedere, Livinalongo e si
prosegue per Andraz sino a raggiungere il bivio del Passo Falsarego. Si gira a
destra e si inizia così il primo passo (abbiamo già percorso 15 km e fatto
almeno 2-3 km in salita,ottimi per scaldare le gambe). Per raggiungere lo
scollinamento servono 9,5km con pendenze medie del 6%, alcuni tratti
all’8%,niente di particolarmente impegnativo , ma visto l’altitudine del passo
e l’esposizione al vento degli ultimi 2 km comunque da non sottovalutare. Si
arriva in cima mediamente in 40-45 minuti. Consiglio di non esagerare,
mantenere il fondo medio circa. Una volta giunti al Passo, vestirsi e mangiare
qualcosa e scendere per Cortina. Discesa semplice , larga e bella. E’ piuttosto
trafficata per cui fare attenzione anche se il fondo stradale è ottimo. Ad un
certo punto , a Pocol, si arriva al bivio per il passo Giau. Ultima asperita,
per niente facile anche se è il versante meno impegnativo. I primi 2 km sono
semplici, pendenza 3-4% massimo , poi inizia un tratto di 4-5 km con pendenze
varie. Si passa da 12-13% a 5-6% , in pratica salita irregolare , impegnativa
che permette di rifiatare. Ultimi 2-3km invece sono simili all’altro versante,
costanti al 10%. Bellissimo l’ultimo chilometro , si snoda in un bellissimo
panorama in alta quota. Una volta in cima , rivestirsi mi raccomando, e
scendere nella bellissima e tecnica discesa. Sempre costante, si raggiungono
anche i 70km/h volendo , con molti tornanti larghi e belli da fare.
Una volta passato il “Baccalin” alla fine della discesa
girare a sinistra per Selva di Cadore. Nel caso si ha ancora energie e si vuol
provare le gambe a Selva c’è un rettilineo al 12% lungo circa 800mt da fare a tutta!!
J
sabato 9 agosto 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: Quinta salita "Strada Vedetta"
E’ considerata la salita più dura di tutte per il rifugio Bassano, 20 km con alcuni tratti davvero difficili se non proibitivi per chi non è
allenato. In effetti l'ho provata ed è tosta.
E’ la salita del famoso “salto della Capra”, considerata il mortirolo veneto. Non saprei perchè non ho mai fatta il mortirolo comunque posso dirvi che c'è un tratto veramente impegnativo di circa 3km. Qui ci vogliono gambe e rapporti giusti e
anche una bella motivazione. La pendenza su questi chilometri è costantemente
sopra al 16% con punte al 20%. Mediamente al 18%.
La difficoltà non è da attribuire solo alla pendenza, ma
soprattutto alla lunghezza e quindi la durata dello sforzo senza poter rifiatare.Servono almeno
25 minuti per farlo. Pensate sono 3km alla media dei 5/6 Km/h.
La salita inizia da Fietta , un paesino vicino a Possagno, c’è una piccola rotonda con un bar dove si timbra il cartellino e poi su. Per i primi 6 chilometri la salita è costante con pendenze
attorno al 10% , fino ad un tornante da dove inizia le prima rampa, dopo 3-400 metri spiana un po’ ,ottimo per rifiatare, poi riparte con pendenza attorno al 20% e per circa 2km sino all’incrocio con la strada delle malghe (il proseguimento della Monfenera). Proprio in un coccuzzolo vicino all’incrocio c’è un segnavento in ferro battuto con la forma di una capra. Si tratta di un opera del 1972.
Ora siamo a metà
strada si deve proseguire a sinistra per Monte Archeson e quindi per le trincee della prima
guerra mondiale. Prima parte in discesa e poi altri 3 chilometri in salita tranquilla (6%) , si passano le gallerie e poco dopo arriviamo alla strada "Giardino".
Una volta sulla strada giardino, mancano ancora 3 km ,
rispetto al salto della capra sembrano facilissimi , in realtà siamo sempre tra
i 8 e 10%.
Una bella salita , varia e con tratti decisamente difficili, alla
fine senti di aver fatto qualcosa non da tutti. Al momento , assieme
alla Monfenera è sicuramente la salita più dura. Nonostante quanto descritto la salita che sofferto di più è stata la “strada giardino” questo per via del
meteo e per un errore di alimentazione.
Per il brevetto oro ne mancano altre 5: Cismon,Alano,Seren, Possagno (via
degli alpini) e quella che secondo me sarà davvero la più difficile in quanto già provata la prima
parte , da Cavaso.
Difficolta Salita: Alta
Tempo di risalita: 2h
pendenza media:10%
pendenza massima:20%
PANORAMA DA SALTO DELLA CAPRA:
Alla prossima.
sabato 26 luglio 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: CAUPO
Quarta salita del grappa: Strada "Cadorna" da Caupo. Chilometri 28 con pendenza media del 6% e massima del 12%.
E' stata sicuramente una bella giornata, l'ho affrontata in compagnia con un bellissimo sole di Luglio. Salita perfetta per me, non dura , con alcuni sali e scendi che rende più pedalabile l'ascesa. Il paesaggio è molto bello, forse tra quelle affrontate la più rilassante. Sarà che l'ho affrontata sotto ritmo , con pedalata piuttosto agile, e quindi sono arrivato al rifugio Bassano molto bene. Per niente stanco e con la voglia anche di rifarla.
E' l'ascesa ideale per chi vuole affrontare per la prima volta il Grappa. Parte appunto da Caupo, frazione di Seren, e con regolarità arriva al rifugio Bassano. Comunque è sempre una salita del Grappa , quindi fare attenzione e portare il giusto rispetto. Inoltre , per non rovinare la giornata, si deve fare attenzione da non confondersi con l'altra salita vicina che parte da Seren. Quest'ultima è molto più dura.
Il tempo di risalita è stato di circa 2 ore, migliorabili sicuramente almeno di altri 15 minuti. Ottimo anche come giro di allenamento , partendo da Montebelluna per esempio si può scendere per la Monfenera e concludere con una presa del Montello.
Ora mi rimangono altre 6 salita. Tra le più difficili , come la prossima : " la vedetta" con il famosissimo "salto della Capra"
E' stata sicuramente una bella giornata, l'ho affrontata in compagnia con un bellissimo sole di Luglio. Salita perfetta per me, non dura , con alcuni sali e scendi che rende più pedalabile l'ascesa. Il paesaggio è molto bello, forse tra quelle affrontate la più rilassante. Sarà che l'ho affrontata sotto ritmo , con pedalata piuttosto agile, e quindi sono arrivato al rifugio Bassano molto bene. Per niente stanco e con la voglia anche di rifarla.
E' l'ascesa ideale per chi vuole affrontare per la prima volta il Grappa. Parte appunto da Caupo, frazione di Seren, e con regolarità arriva al rifugio Bassano. Comunque è sempre una salita del Grappa , quindi fare attenzione e portare il giusto rispetto. Inoltre , per non rovinare la giornata, si deve fare attenzione da non confondersi con l'altra salita vicina che parte da Seren. Quest'ultima è molto più dura.
Il tempo di risalita è stato di circa 2 ore, migliorabili sicuramente almeno di altri 15 minuti. Ottimo anche come giro di allenamento , partendo da Montebelluna per esempio si può scendere per la Monfenera e concludere con una presa del Montello.
Ora mi rimangono altre 6 salita. Tra le più difficili , come la prossima : " la vedetta" con il famosissimo "salto della Capra"
mercoledì 9 luglio 2014
SALITE: Passo Falzarego (2.109 m s.l.m)
Oggi vi segnalo questa salita, un'altro passo dolomitico molto conosciuto tra gli appassionati. Numerose volte il giro d'Italia è passato da queste parti. Inoltre fa parte del famoso percorso della Dles Dolomiti. La maratona in bici da strada che percorre le dolomiti, la gara credo più famosa tra gli amatori. E' l'ultima salita sia per il percorso medio che per il lungo.
L'ho provato da entrambi i versanti,più spesso dalla parte di Andraz, una località tra Colle Santa Lucia e Livinalongo. Siamo nel cuore delle dolomiti , circa 10 km da Arabba.
La salita non presenta grandi difficoltà, è piuttosto regolare con una pendenza di circa 6%, la difficoltà di una salita non dipende solo dalla pendenza ma anche da altri fattori, quali esposizione al vento, altitudine, fondo stradale e soprattutto dipende dal ritmo con la quale la affronti.
Sono circa 9 chilometri e mezzo, senza grandi variazioni di pendenza,ottimo per fare del buon ritmo costante in salita (ideale per me). Si può affrontare anche con rapporti più lunghi , ad esempio se si ha una buona gamba si potrebbe affrontarlo con il 50-21. Così facendo usiamo molto la forza e forse non vale la pena affrontarlo tutto così. Io preferisco alternare e nell'ultima parte usare i rapporti più agili possibili. Sono scelte.
Secondo me è ideale come primo passo dolomitico da affrontare, se inesperti potrebbe essere unica asperità del giro, oppure prima salita vera da affrontare in un giro che potrebbe comprendere altri passi vicini, come il Giau oppure l'adiacente Valparola, oppure volendo provare il percorso medio della maratona , la Sella Ronda.
Quando si arriva in cima al passo si può procedere per Cortina, scendendo, oppure girando a sinistra per il Valparola. In questa direzione si trova un laghetto carino e un museo dedicato alla prima guerra mondiale. Sempre dal passo , c'è l'inizio della funivia del Lagazuoi (uno dei rifugi più famosi delle dolomiti). Bel posto, con bellissimi scenari che solo le dolomiti sanno offrire.
Direi che è da provare, naturalmente i soliti consigli per i giri in montagna!
Tempo di percorrenza media: 40/45 minuti.
Difficoltà: medio-bassa.
da wikipedia:
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Su questo passo per la prima volta Fausto Coppi sconfisse Gino Bartali in una scalata montana, nel Giro del 1946.
.....
In questa località è stato girato un video per il videogioco Need for Speed: Hot Pursuituscito nel novembre del 2010, che vede una Pagani Zonda arancione e una Lamborghini Murcielago della polizia (che sono tra l'altro le due vetture presenti sulla confezione del videogioco) coinvolte in un inseguimento.
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lunedì 9 giugno 2014
BREVETTO DEL GRAPPA: SALITA MONFENERA - BRONZO RAGGIUNTO
Ciao, in concomitanza con la crono scalata del giro d'Itallia, ho pensato bene di affrontare la terza salita del brevetto del Grappa: La Monfenera.
Dopo la prima , la Cadorna, affrontata nei migliori dei modi e la seconda, la Giardino (quella della tappa), affrontata nei peggiori dei modi; la Monfenera è stata proprio una via di mezzo.
Dico subito che è stata la più dura delle tre! Dicono che non sia la più difficile, per me è stata una delle salite più impegnativa che ho affrontato in quasi dieci anni. Non per la pendenza,, alcune rampe in mountain bike oltre al 30% le ricordo bene, ma per il mix lunghezza-pendenza media-tratti impegnativi-meteo-fondo stradale.
Inizia da Pederobba e sono in totale 25 km. I primi 7/8 quest'anno li ho già percorsi 3 volte ed è la salita classica del Tomba, molto bella con tre tratti duri nel finale che però ci stanno! poi si continua per altri 7/8 km per la strada delle malghe, qui la pendenza sale e siamo costantemente sopra il 12-13% a parte qualche tratto all'8%. La strada si fà molto stretta e sdrucciolevole, il panorama è sempre più bello, si arriva sino ai 1500 metri risalendo l'ultima perte su dei tornanti , sono 2/3 km al 12 -13 %, alla fine inizia una discesa di un km per poi risalire per altri due o tre sino a congiungersi alla strada giardino. Prima però ci sono alcune gallerie-grotte da passare in bici molto suggestive. Una volta congiunta al strada , servono altre 2/3 km di sforzo finale per arrivare al rifugio. Il clima cambia spesso , per esempio dopo la salita dura inizia la discesa e sarebbe meglio vestirsi.
Ho impiegato circa 2 ore e devo ammettere che alla fine l'ho sentita. Ero stanco anche se soddisfatto per esserci riuscito con tutta la calca di gente per la strada. Numeroso sono state le macchine che mi hanno sorpassato con fatica nella salita alle malghe, credo che anche questo abbia inciso rendendo l'ascesa più difficile. Non essendoci spazio sulla carreggiata, l'impegno a rimanere sul ciglio della strada in una salita al 13% non è proprio cosa da poco.
Consigli: meglio affrontare la salita in ottime condizioni fisiche, considerare bene l'alimentazione ed il vestiario. Meglio essere in compagnia. Da soli è più difficile.Se non si ha grandi distanze nelle gambe , evitare di fare prima altra salita.
Bene, ora non mi resta che fare altre 3 salite per ottenere il brevetto argento!
Dopo la prima , la Cadorna, affrontata nei migliori dei modi e la seconda, la Giardino (quella della tappa), affrontata nei peggiori dei modi; la Monfenera è stata proprio una via di mezzo.
Dico subito che è stata la più dura delle tre! Dicono che non sia la più difficile, per me è stata una delle salite più impegnativa che ho affrontato in quasi dieci anni. Non per la pendenza,, alcune rampe in mountain bike oltre al 30% le ricordo bene, ma per il mix lunghezza-pendenza media-tratti impegnativi-meteo-fondo stradale.
Inizia da Pederobba e sono in totale 25 km. I primi 7/8 quest'anno li ho già percorsi 3 volte ed è la salita classica del Tomba, molto bella con tre tratti duri nel finale che però ci stanno! poi si continua per altri 7/8 km per la strada delle malghe, qui la pendenza sale e siamo costantemente sopra il 12-13% a parte qualche tratto all'8%. La strada si fà molto stretta e sdrucciolevole, il panorama è sempre più bello, si arriva sino ai 1500 metri risalendo l'ultima perte su dei tornanti , sono 2/3 km al 12 -13 %, alla fine inizia una discesa di un km per poi risalire per altri due o tre sino a congiungersi alla strada giardino. Prima però ci sono alcune gallerie-grotte da passare in bici molto suggestive. Una volta congiunta al strada , servono altre 2/3 km di sforzo finale per arrivare al rifugio. Il clima cambia spesso , per esempio dopo la salita dura inizia la discesa e sarebbe meglio vestirsi.
Ho impiegato circa 2 ore e devo ammettere che alla fine l'ho sentita. Ero stanco anche se soddisfatto per esserci riuscito con tutta la calca di gente per la strada. Numeroso sono state le macchine che mi hanno sorpassato con fatica nella salita alle malghe, credo che anche questo abbia inciso rendendo l'ascesa più difficile. Non essendoci spazio sulla carreggiata, l'impegno a rimanere sul ciglio della strada in una salita al 13% non è proprio cosa da poco.
Consigli: meglio affrontare la salita in ottime condizioni fisiche, considerare bene l'alimentazione ed il vestiario. Meglio essere in compagnia. Da soli è più difficile.Se non si ha grandi distanze nelle gambe , evitare di fare prima altra salita.
Bene, ora non mi resta che fare altre 3 salite per ottenere il brevetto argento!
venerdì 6 giugno 2014
30.05.14 GIRO D'ITALIA - CRONOSCALATA DEL GRAPPA
Ho proseguito sino al traguardo e mi hanno superato le varie ammiraglie con dentro i ciclisti in classifica, ricordo Rouland, Majka, Evans...
La tappa è stata bellissima, ad uno a uno sono passati tutti i ciclisti. Tifo sfrenato per tutti, non importa la nazionalità,la squadra. Tutti ad applaudire questi ragazzi , discussi per via di molte vicende, ma bravissimi.Questo è un aspetto del tifo ciclistico veramente bello. Perché si apprezza lo sforzo sovra umano che questi atleti fanno, poi i cretini che spingono o che toccano i ciclisti , purtroppo esistono e un pò rovinano la festa. Forse non hanno mai provato lo sforzo di fare il Grappa a tutta!
Comunque mi hanno veramente impressionato, fisicamente potenti, forti, resistenti. Atleti incredibili, andavano oltre 20 Km/h su pendenze del 8-9%. In pratica quasi il doppio della mia andatura!
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