venerdì 28 febbraio 2014

SALITE: PASSO GIAU – Selva di Cadore-Cortina

Oggi vi descrivo una salita per me di casa: Il passo Giau. E’ famoso ed è considerato uno dei più bei passi dolomitici da fare in bici e non solo. Infatti è metà di motociclisti ed appassionati di sci alpinismo. Una chicca della nostra regione . Ha due versanti , uno da Selva di Cadore (paese in cui risiedo in montagna) ed uno da Pocol , frazione di Cortina. Sono diverse , da Selva più costante e più sinuoso , da Pocol leggermente più irregolare con alcuni strappi oltre il 13%. Mediamente comunque 9% per circa 10 km .
E’ la salita in assoluto che preferisco, dura, lunga e regolare dal versante di Selva.Lassù il panorama è bellissimo , forse il più bello delle dolomiti! 
Descrizione da Selva:
Come sempre si deve salire modulando l'andatura, senza partire esagerati e considerando che serve 1 ora circa ad arrivare in cima. Se si vuole forzare un po’ , meglio aspettare il 19° dei 29 tornanti (località Federe) da lì mancano 2km o poco più ,in un paio di occasioni ho provato a salire a tutta. Di solito  Io lo affronto così: 160 battiti al massimo , fondo veloce,  e 60-65 rpm circa sino alla cima. I rapporti sono soggettivi , io uso sempre il 39 o 34 e 21-23? (manca 1 pignone alla fine) . Sfrutto i tornanti per rifiatare un po’ e se non ci sono macchine cerco di prendendoli larghi così risultano meno pendenti.  Se mi sento bene e ho voglia di sfidare il tempo di risalita in alcuni tratti leggermente meno pendenti (ce ne sono un paio) scalo un pignone e cerco di salire con maggiore forza, mentre nelle parti più pendenti (12-13%) vado più agile possibile. Quando arrivo al Federe, aumento e vado anche oltre la soglia (170battiti) infine negl’ultimi 500 metri  vado al massimo e spero di arrivare presto! Non è consigliabile se dopo devi fare altra salita o se lo fai per la prima volta. 
Altri consigli utili sono questi: portatevi  una barretta in più perché può succedere di andare in “riserva” , bevete spesso ad intervalli regolari ,lo sforzo è notevole. State attenti al meteo. In alta montagna succede spesso che il tempo cambi e quando piove fa freddo. Quindi portatevi manicotti, antivento per la discesa e qualcos'altro per difendervi dal possibile freddo. La differenza di temperatura è sempre da tener conto, cambia sia dalla fascia oraria che dal meteo. Spesso in cima ci sono anche 4-5° in meno. Altra cosa da fare attenzione (una volta ne ho fatte le spese) è il sole. A quell’altitudine , quando batte , batte forte! IMPORTANTE: ricordarsi che siamo in altura (2236mt) e l’ossigeno è più rarefatto. Sarebbe meglio farlo dopo un paio di giorni in modo da “ambientarsi” un po’. Se non si è acclimatati meglio non forzare l’andatura, già fai più fatica rispetto al solito.
Affrontarlo in solitaria è un bel test di forza mentale. Provare per credere, spesso nella testa ti balena l’idea di girare la bici e tornare giù al 15° tornante! Invece un ciclista non deve mollare mai.  A volte mi è capitato di risalire in orari strani (tipo alle 8 del mattino in giugno) si è praticamente da soli e ho provato la sensazione di essere più vicino alla natura , molto bello!  :-)
C’è anche il sentiero per la MTB, molto bello e ancora più duro e fa parte della marathon del civetta , una delle più dure in circolazione e paragonabile alla mitica Hero.
Questa salita l’ho affrontata una decina di volte in questi anni, è sempre una bella sfida.  La scorsa estate ho incrociato vari ciclisti tra cui un signore di 78 anni!!! 

Il mio “record”, l’ho fatto nel 2013 con la MTB su strada ed è 57m49sec, mentre in bici da strada nel 2014 con 51m09sec, Con il ritmo descritto prima, la velocità media è stata di 11km/h.  La prima volta nel 2007 sempre con la MTB ho impiegato più di 1h10m.  Aldilà del tempo che per me è solo pura curiosità, l'importante è provarlo ed arrivare alla fine!

DA SELVA:
DA POCOL:

PASSO GIAU



FONTE WIKIPEDIA:


Si tratta di uno dei passi leggendari del Giro d'Italia, soprattutto dal versante di Colle Santa Lucia, per la sua durezza (misura 10,1 km con una pendenza media del 9,1%) e la sua costanza, mentre il versante ampezzano è più breve (8,6 km) e leggermente più facile (8,3% di pendenza media) anche se rimane molto impegnativo in quanto la pendenza media è falsata da alcuni facili tratti iniziali, mentre nella parte centrale e finale è molto dura e costante.
Al Giro d'Italia è stato Cima Coppi, cioè la cima più alta scalata dal Giro in quell'edizione, nel 1973, quando vi transitò per primo lo scalatore spagnolo José Manuel Fuente, e nel 2011, quando scollinò per primo in vetta Stefano Garzelli.

sabato 22 febbraio 2014

21.02.2014: Colli in BDS – Pirio / M.Madonna

Avete mai fatto il Pirio in bici da Strada? Per chi desidera mettere alla prova la propria forza direi che è ideale. E’ considerata la salita più dura dei colli con i suoi 15-16% di pendenza media. Se togliamo primi e ultimi 400 metri anche di più…
Ieri l’abbiamo provata, siamo partiti da casa ed appena giunti sui colli ci siamo diretti verso questa famosa via. E’ tosta , ma per me non è la più dura perché in realtà sono soli 2 km. Se usi la forza riesci a superarla senza grandi patemi. Certo bisogna essere preparati in tal senso. Ho sofferto di più la salita successiva, anche perché avevo nelle gambe la prima , l’ascesa al monte madonna. Considerata la seconda salita più dura dei colli e confermo! Siamo sempre sopra ai 10% ed è circa 3,5km. Partendo da Villa di Teolo sono circa 7 km complessivi. Non male!  La terza salita più dura dei colli (asfaltata) dovrebbe essere il Roccolo da Torreglia, per questa volta ce la siamo risparmiata. Infatti dopo siamo tornati a casa. Abbiamo percorso 106km in 4h15m circa . Le gambe erano un po’ provate perché queste salite sono piuttosto dure.  Consiglio solo a chi ha buon allenamento in salita di provare questo percorso.
Link runtastic:

Tipologia allenamento: Fondo con salite di Forza Resistente.


PIRIO





lunedì 17 febbraio 2014

14.02.2014: Prova generale - salita

Come annunciato nel post precedente, il 14 Febbraio ho provato la salita delle Pianezze come primo test 2014. Sono partito da Biadene , vicino a Montebelluna, per riscaldarmi un po' e dopo 15 km circa ho iniziato l'ascesa alle Pianezze. La giornata era meravigliosa, cielo terso , sole e un ottima temperatura. Nonostante questo ho piacevolmente visto la neve alla fine della salita. Visto il meteo di queste settimane c'era da aspettarselo! Così ho scattato una foto ricordo. Non capita spesso di passare in bici da strada sulla neve.
A parte questo , sono salito sempre a fondo medio (con calma) e sono arrivato al piazzale dopo circa 55 minuti. Mi sono sentito bene , le gambe non erano stanche. Il test è andato bene , meglio dell'ultima ascesa del 7 gennaio scorso, avevo accusato affaticamento muscolare.
In discesa sono andato piano, come sempre :-), visto la presenza di neve e soprattutto per non prendere molto freddo. Difatti è sconsigliabile in questi periodi fare lunghe discese, ma il meteo in questi giorni è stato clemente e ne ho approfittato.
Qui sotto alcune foto oltre all'allenamento runtastic:

https://www.runtastic.com/it/utenti/claudio7five-barison/sessioni-sportive/174768760








venerdì 14 febbraio 2014

SALITE: PIANEZZE – Mariech


Le pianezze è una località vicino a Valdobbiadene, paese famoso per i l vino prosecco. Per chi non ci è mai stato è una zona collinare molto bella, ricca di vigneti e di bei castagneti. Da vedere assolutamente la via del prosecco. Per chi corre in bici da queste parti c’è la famosa “prossecchissima”.
La salita Inizia da Valdobbiadene e si conclude sino al Mariech, rifugio-malga a quota 1500mt circa. Di solito si percorre la prima parte sino al piazzale degli Alpini e sono circa 10km.
Non nascondo che è una delle mie salite preferite, adatta alla mie caratteristiche di “scalatore passista” , in quanto costante e senza grandi strappi. Nel 2013 l’ho percorsa 6 volte. Ogni volta è uno spettacolo per il suo bellissimo panorama. Dopo 6-7 km di salita la strada costeggia il monte e si ha un notevole dislivello sulla pianura. Correndo puoi vedere tutta la marca trevigiana dall’alto. Veramente bello!
Dal punto di vista tecnico una salita media, non dura ,ma per la sua lunghezza inizia ad essere salita VERA. La considero la prima salita di montagna più vicina alla provincia di Venezia.
Solo chi è allenato può cimentarsi senza patire. Sono 10 chilometri e 200 metri sino al piazzale degli alpini con una pendenza media dell’7/8% . Punta massima al 10-12% ma solo all’inizio.  Consiglio di affrontarla con il proprio passo, come tutte le salite del resto. Mediamente un amatore ci impiega circa 1 ora, pertanto è consigliabile dosare le forze e preoccuparsi solo della proprio andatura. Io la uso anche come test, nel senso che quando mi sento bene l’affronto a fondo medio/veloce e non ho problemi alle gambe e soprattutto non mi sento stanco e potrei rifarla. Viceversa se con lo stesso ritmo, oltre ad impiegarci più tempo, ho un leggero affaticamento e non desidero rifarla significa che non ho una buona condizione generale. 
Anche i rapporti da usare sono importanti. Consiglio di non usarli troppo lunghi perché 1 ora a 45 rpm sono davvero devastanti.  Meglio essere più agili o alternare. La frequenza pedalata ideale è tra i 60 ed i 70 Rpm. Resto un mio parere.
Alcune volte arrivo sino al Mariech, punto più alto a circa 1500 mt. Con la bici da strada ci si deve fermare , mentre in MTB puoi continuare in altri bellissimi sentieri  tra le malghe del monte Cesen.  Ho fatto anche il giro in MTB ed è molto bello! Da provare, in futuro posterò la traccia.
Alternativa è quella di arrivare al piazzale degli alpini e continuare nella strada che sale a sinistra subito dopo la baita di vendita formaggi (molto buoni) , in questo caso si sale per altri 2 km e si scende per Miane, la discesa per via del fondo stradale non è delle migliori , quindi occhio!! Alla fine della discesa  basta girare a destra per tornare a Valdobbiadene percorrendo la famosa e bella via del prosecco.
Curiosità: Il mio record personale è 49m25s nel Settembre del 2013. Conto di migliorarlo nel 2014. Il rapporto peso/potenza ed il passo costante qui conta molto!







                    

martedì 11 febbraio 2014

Venerdì 07.02: Allenamento salita sui colli euganei

Dopo un paio di mesi di allenamenti basati sul fondo o su agilità, finalmente inizio a dedicarmi ad uscite esclusivamente di salita. Sono le mie preferite visto che amo la salita! Venerdì ho sfruttato un giorno di ferie "obbligato" e sono andato ai Colli Euganei. Sono oramai diventati la mia "palestra", credo di conoscere abbastanza bene. Questo giro l'ho fatto in bici da strada ed è un pò alternativo rispetto alle strade principali dei colli. Alla fine sono 65km e 1500mt di dislivello totale. Si attraversano i Colli Euganei da Nord a Sud.
Si parte da un parcheggio tra Feriole e Bresseo e dopo circa 5-6 km si inizia a salire per Rovolon, Passo del Vento, Castelnuovo, Faedo, Montefasolo ed infine Cingolina-Roccolo. L'ultima parte del percorso è in piano e sono circa 7-8 km da Torreglia sino a Feriole. Il giro è ben conosciuto dalla squadra Biga che in parte lo effettua in MTB quando i sentieri sono impraticabili. La chicca è il passaggio per Arquà Petrarca, borgo molto carino che si trova a sud dei Colli Euganei. 
Le salite non sono lunghe, al massimo 3km, e nemmeno eccessivamente pendenti. Serve comunque una buona base di allenamento per farlo senza problemi. Io l'ho fatto in 3 ore circa , con un passo molto tranquillo. Visto il periodo della preparazione fisica , ho sempre mantenuto le pulsazioni cardiache abbondantemente sotto la soglia aerobica/anaerobica. Fondo medio per i più pratici. 
Strada facendo ho incrociato alcune frane dovute alle piogge di questi giorni . La più grande è questa a Rovolon. 


Come scritto qui sopra prima di queste uscite prevalentemente di salita ho percorso circa 800-1000km di fondo. I primi 500 sostanzialmente in pianura alternando "lavori" di agilità , ad esempio 15 minuti per 3 volte a 105 rpm (fondo medio/fondo veloce), altri 500 circa inserendo brevi salite per un totale di 5 km , mantenendo lavori di agilità e aumentando il ritmo. Non è detto sia necessario fare ciò , ma credo sia consigliabile a tutti per preparare la muscolatura ad affrontare questi carichi.

Qui sotto la traccia in Runtastic:

per chi vuole ho la traccia in KML.









lunedì 3 febbraio 2014

Domenica 02.02.2014 - Giro ai colli - Teolo-Monte Madonna

Non avevo intenzione di correre in bici. Poi alle 9.00 del mattino mi sono detto, visto che non piove e che avevo ricevuto rassicurazioni meteo,perché non partire per un giretto da 3 ore? ...era meglio fidarsi dell'istinto. Pazienza. Sono partito alle 10 circa e sono arrivato ai piedi dei colli alle 10.30 (scherzo.. alle 11.20 circa) . il cielo prometteva male, ma non credevo così male. Bene sono salito sino a Teolo e poi ho continuato per il monte della Madonna, credo che tutti coloro che abitano vicino a Padova conoscano benissimo. Una salita tosta , circa 3km al 10-12% praticamente costanti a parte 300 metri del passo Fiorine. In cima c'è il santuario con una piccola chiesetta. Ecco quando si arriva in cima vedi la Madonna!! :-)
Scendendo ho anche incrociato dei "fortissimi" biker, il gruppo mtb biga che si dirigeva proprio sul passo Fiorine...dopo un saluto, sono sceso velocemente e purtroppo ha iniziato a piovere...pioggia a catinella dai Colli Euganei sino a casa! temperatura media 5° con vento e pioggia per circa 1 ora e mezza. Non male come prima bagnata dell'anno!! me la sono cercata. Ma non mi crea problemi. anzi più si fà dura, meglio è!
Tra l'altro mi piace rassicurare chiunque pensi che fare sport in queste condizioni significhi prendere chissà che raffreddore o peggio che bronchite. Niente vero, solo retaggio culturale. Sto benissimo, anzi meglio di ieri mattina! Purtroppo sono gli ambienti chiusi , sovraffollati  e surriscaldati a contaminare i nostri fisici, volete alcuni esempi? Autobus, uffici, centri commerciali, scuole, palestre etc.... Naturalmente è importante sapere che appena concluso l'allenamento entro 5 minuti massimo è meglio fare una doccia ed asciugarsi bene!
La cosa negativa di queste condizioni meteo sono la visibilità e naturalmente le macchine...da sempre fonte di pericolo per chiunque prenda in mano una bici. A volte mi piacerebbe che per legge tutti coloro che hanno la patente siano costretti a fare 100 km in mezzo al traffico o peggio ancora nelle strade lunghe e dritte dove le auto raggiungono tranquillamente i 100Km/h così per provare a capire come ci si sente....si chiama "sensibilizzazione".
Comunque anche oggi allenamento di Fondo con salita media. Sono salito senza mai arrivare alla soglia.Questo è importante, al massimo zona inferiore del fondo veloce (per me 160 battiti cardiaci). Le soglie di lavoro cardiaco sono importantissime.Chiunque dovrebbe conoscerle e usarle nei migliori dei modi. Per conoscerle ci sono dei test appositi (il conconi ad esempio) oppure anche dei test empirici che ogni atleta può fare.Quest'ultimo risulterà approssimativo , ma è meglio di niente. Prossimamente farò un post su questo argomento.
Qui sotto il link runtastic e mappe:

https://www.runtastic.com/it/utenti/claudio7five-barison/sessioni-sportive/169863549









sabato 1 febbraio 2014

01.02.2014 - La mia Bici da strada: PINARELLO DOGMA 60.1 TORAYCA60HM1K

FINALMENTE!! Ho trovato il tempo di postare di mia nuova bici da strada.
L'ho comprata usata a fine novembre 2013 da un biker (anche forte) nel bresciano. Devo dire che sono soddisfatto del mio acquisto. Mi trovo davvero bene.Si tratta della Pinarello Dogma 60.1 Torayka:
Il telaio è Pinarello originale, occhio alle frodi!! Potete distinguerlo dal seriale sotto il movimento centrale e dalla caratteristica forma a goccia del tubo sella. La bici monta il cambio Shimano Ultegra DI2 elettronico, ruote mavic Ksyrium SL Superlight Premium , guarnitura in carbonio shimano durace, la sella è la mia vecchia che utilizzo perché mi trovo bene :smp glider. Peso complessivo (senza ciclista) 7,10Kg circa. Rispetto alla precedente , una piuma!
Esteticamente a me è sempre piaciuta, naturalmente meglio con colori diversi , non ho potuto scegliere.
Ci sono due cose che mi hanno impressionato di più: la rigidità del telaio che la rende reattiva e l'ottimo cambio! Forse quest'ultima cosa è stata la più sorprendente, ero scettico all'idea di usare un cambio elettronico, ed invece è un vero valore aggiunto! molto veloce, molto preciso, anche in condizioni non ottimali. Unico handicap è che non si può scalare più pignoni con una cambiata.Sempre uno alla volta.
Altra perplessità era la batteria, invece dura almeno 2-3 mesi e poi ricarichi.(circa 1000 cambiate) hai anche un led che si illumina per avvisarti quando mancano 100 cambiate alla fine..
L'aspetto tecnico più interessante del telaio , oltre alle sue geometrie, è il concetto dell'asimmetria.Di che cosa si tratta? riporto qui sotto quanto descritto da Pinarello:
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ASIMMETRIA: OVVERO L’EFFETTO DEL TIRO DELLA CATENA
Ecco il primo motivo per cui nasce DOGMA
La prima bicicletta da competizione Asimmetrica
I carichi di spinta sul pedale sono simmetrici ed opposti nel caso di spinta destra e spinta sinistra. Il tiro della catena è, invece, lo stesso nei due casi e si esercita sempre sul lato destro del telaio. Questo implica che la deformata globale somma delle due sollecitazioni:

spinta destra + tiro catena e

spinta sinistra + tiro catena

non è simmetrica

perchè nel primo caso le due sollecitazioni si sommano e nel secondo caso si sottraggono.
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Da quel che ho capito io, un carbonio "diverso" tra il lato sinistro e lato destro della bici per fare in modo che ci siano delle rigidezze/resistenze diverse rispetto alla forze in gioco che non sono perfettamente simmetriche per la presenza/assenza della catena. (spero di aver capito bene). Forse tutto ciò per me non serve :-)

COSA IMPORTANTE: HO SCOPERTO CHE RESTANO LE GAMBE A FARE LA DIFFERENZA, LA BICI CONTA MENO DI QUANTO SI PENSI.

Altre foto:

La taglia della bici è piuttosto importante, se dovete prenderne una studiatela bene. Non vi fidate dei venditori, meglio avere le idee chiare a tal proposito ci sono vari siti che ti danno ottime informazioni. La taglia è legata al tipo telaio (quadro o sloopy) e dalle tue misure anatomiche . Poi usando pipe ettcc ti sistemi perfettamente!