giovedì 24 aprile 2014

24.04.14 PREPARAZIONE FISICA: Carichi

I carichi di allenamento sono probabilmente l'aspetto più importante per una preparazione ottimale. Variano a seconda del tipo di gare da affrontare e dal periodo della preparazione (base/specifica/gara). Una alchimia fondamentale. Direi che è il Know-out vero e proprio di un preparatore atletico. Per questo , non posso esprimermi su questo tema in modo approfondito perché non ho di certo la conoscenza adeguata. Riporterò un articolo che spiega questo argomento.
Posso dire che i carichi sono importanti almeno quanto sono gli "scarichi" , o meglio il recupero tra un allenamento e l'altro o tra una gara e l'altra. Sono temi legati tra loro e se condotti nei migliori dei modi possono portare a risultati eccellenti. A mio avviso non solo è materia di un ottimo preparatore atletico ma anche dello stesso atleta che riesce a gestire , con le proprie sensazioni, il processo di carico e recupero. Alla fine chi esegue il "lavoro" è il fisico dell'atleta , ma ancor di più la sua mente.
Qui sotto della documentazione utile su questo argomento che è la base della preparazione fisica:
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PRINCIPI FONDAMENTALI DELL'ALLENAMENTO
Principio del sovraccarico: per ottenere un miglioramento delle qualità fisiche il carico deve essere crescente
Principio della progressività del carico: al tempo stesso la progressione deve essere graduale e rispettare le capacità dell'individuo
Principio di specificità: allenare una capacità condizionale piuttosto che un'altra porterà a diversi esiti.
Principio della soggettività: ogni individuo va trattato e gestito in maniera diversa da un altro, con un carico allenante tarato su di esso
Principio del recupero: l'incremento delle qualità avviene nella fase di recupero, pertanto sarà fondamentale aver recuperato al meglio dalla precedente seduta, onde evitare il temuto sovrallenamento.
Principio della reversibilità: se il recupero è fondamentale, evitare il perdurare dell'inattività lo è in egual modo al fine di evitare il disallenamento.
Elencati i principi fondamentali ed enunciata la definizione, nella seconda parte affronteremo il tema importantissimo della programmazione, vero e proprio spartiacque tra il successo e il fallimento...
di Davide Zecchi (ZT - www.zetatraining.it)
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Inseriamo ora i concetti fondamentali di: macrociclo, mesociclo e microciclo.
Il primo non è altro che quel periodo di tempo intercorso tra l'inizio della programmazione e l'obiettivo finale, ovviamente la sua durata è variabile. Al suo interno esistono i mesocicli, di durata variabile tra qualche settimana e pochi mesi, a loro volta costituiti dai microcicli: periodi da 2 a 10 giorni costituiti, a loro volta, dalle singole unità di allenamento.
La programmazione comincia quindi da qui, ricercando poi, solo in seguito, le qualità da sviluppare nelle singole unità di allenamento.
Va da sè che la gestione oculata delle singole sedute allenanti risulti essenziale, specie per quanto riguarda la loro successione, che deve essere intervallata da periodi di recupero più o meno lunghi, a seconda dello stress subito dall'organismo. Per il meccanismo della supercompensazione, l'organismo in seguito ad uno stress, dopo un periodo di recupero, si adatta dapprima e quindi costruisce delle strutture extra che ovviamente comportano un dispendio energetico superiore per essere mantenute, rispetto alle precedenti; ne consegue che se questo recupero risulti incompleto e gli stimoli troppo vicini tra loro non solo non vi sarà un miglioramento qualitativo ma, anzi, le prestazioni caleranno. Perchè? Presto detto.
Il carico di allenamento si distingue per: intensità, volume, frequenza e densità, principalmente.
Figura: i parametri dell'allenamento

Dove l'intensità è il parametro qualitativo, difficilmente valutabile in quanto fortemente dipendente dal carico interno, mentre il volume rappresenta la quantità, ovvero la sommatoria degli stimoli applicati. La densità di un allenamento invece è maggiormente rilevabile in quanto è data dal rapporto tra la durata di carico e la durata di recupero; la frequenza invece è semplicemente definita come il numero di unità di allenamento settimanali o in un microciclo.

Fig.1: Meccanismo di supercompensazione. Sull'asse y l'intensità, sull'asse x il tempo / volume.
Una volta definiti i parametri costituenti l'allenamento e intrecciandoli con il concetto di supercompensazione, verrà da sè che le qualità non possano essere allenate tutte al massimo, specie per quanto riguarda intensità e volume: qualità e quantità. Una seduta dall'alta intensità ma dal volume moderato darà una risposta supercompensativa nettamente differente da una seduta di egual volume e intensità:

Fig.2: Variazione della risposta di un allenamento con volume uguale e intensità maggiore

Se infine non si rispetteranno i tempi di recupero, sottoponendo l'organismo a stress troppo ravvicinati fra loro, il risultato sarà quello di un decadimento prestazionale progressivo, sino a sfociare nel temuto sovrallenamento o overtraining, che tratteremo in un capitolo a parte.


mercoledì 16 aprile 2014

03.04.14: Prova allenamento Fusina

Per la prima e credo ultima volta posto un allenamento tipico di Fusina (Fukushima). Per chi non è della provincia di Venezia , Fusina è famosa per 2 cose.Una è la centrale ad Idrogeno e l'altra per il numero elevato di ciclisti che percorrono la strada che parte da Malcontenta ed arriva sino al molo...E' una strada con totale o quasi assenza di curve e poco trafficata , perfetta per allenamenti in gruppo e per volate stile Fantozzi.  A Fusina oltre l'aria cattiva, trovi qualsiasi tipo di ciclista a qualsiasi orario. Dal quasi-semi-professionista-convinto al gregario-per-sempre o al ciclo-ombre-tour o peggio ancora ai "ciuccia ruote professionisti", veramente ho visto di tutto.I più simpatici sono i Binda (vecchi ciclista ancora con la maglia anni '50) o altri personaggi mitologici, muniti di city-bike attrezzata con prolunghe da crono, che sfidano gli amatori più agguerriti!
A parte tutto ciò , anche io faccio parte del circo, Fusina è utile per allenarsi fuori soglia. Trainati a 45-50 Km/h per 5 km è più semplice rimanere fuori soglia, fai meno fatica mentale e fisica , tutto sommato in "sicurezza". Infatti non c'è da pensare alla strada , ma alla ruota del compagno. Se ne hai ,puoi anche provare la "sparata" o la " volata" e questo è utile per aumentare potenza e forza oltre che resistenza "latticida".

Qui il link runtastic con 2 giri a Fusina:

https://www.runtastic.com/it/utenti/claudio7five-barison/sessioni-sportive/210122378


Ciao


lunedì 14 aprile 2014

Brevetto del grappa: percorso salita Monfenera

Venerdì 18 Aprile,neve permettendo, provero' la seconda salita del grappa la Monfenera.Inizia da Pederobba e sono 22km. Questi i dettagli del giro:

ore 8.30 partenza da Ballo'
Ore 9.20 arrivo a Trevignano - parcheggio prima del semaforo del centro dove c'è' gelateria.
Ore 9.30 partenza giro

Giro: Montebelluna-Mercato Vecchio-Cornuda-Pederobba(sosta per timbro)-Cima Grappa-discesa per Romano d'Ezzelino-Crespano-Possagno- Cavaso-Onigo-Montebelluna-Trevignano. Totale circa 110 km - dislivello 1700 mt circa- tempo 5 ore circa.


In caso di inagibilità' strada per cima grappa. Alternativa partenza sempre da Trevignano - Monte Tomba da Pederobba -Alano di Piave- Valdobbiadene - Pianezze - Combai - Santo Stefano - Trevignano. Circa 90/100 km - 1700 dislivello- tempo 4/5 ore.

Dettagli salita Monfenera:

http://www.salite.ch/10909.asp?Mappa=

Descrizione:

http://fightclubteam.altervista.org/pederobba.htm


Nel caso giro alternativo:
http://www.salite.ch/7316.asp?Mappa= Tomba
http://www.salite.ch/mariech.asp?Mappa= Pianezze sino a 10km

Ciao

martedì 8 aprile 2014

BREVETTO DEL GRAPPA: Prima salita:Cadorna

  Domenica 6 Aprile ho iniziato questa nuova avventura: Il brevetto del Grappa. Visto che non partecipo più a gare se non in quelle paesane, ho pensato di darmi degli obiettivi diversi per il 2014! Uno di questi è il brevetto del Grappa. E' una iniziativa di un gruppo nonprofit della zona di Bassano. In pratica consiste di vidimare le salite del Grappa, in totale 10 + 1 in MTB. Ci sono 3 brevetti: Bronzo (3 salite), Argento (6 salite), Oro (10 salite). I brevetti saranno consegnati in una cena a fine stagione ove ci sarà la presenza di alcuni professionisti con premi in palio. 
Tutto sommato una iniziativa carina e ho deciso di partecipare. 
Domenica ho iniziato con la salita più semplice , la Cadorna, quella già descritta nella sezione salite. La più semplice, sono solo 27 km al 6% di media. In effetti non è dura ma lunga sì.  Non me l'ha aspettavo ma negl'ultimi 3-4 km di salita ho trovato ancora la neve a bordo strada e la temperatura ne risentiva, ho sofferto un pò in quanto era in tenuta estiva a parte i manicotti. Quando sono arrivato in cima , per prima cosa mi sono vestito ed ho mangiato. Stavolta è andata molto meglio rispetto al 2010. Sono arrivato bene ed ho gestito al meglio la salita. Ho mantenuto il cuore piuttosto basso , tra i 150 e i 160 battiti , fondo medio in pratica. Inoltre ho usato rapporti agili, all'inizio che il tratto più duro il 34-21/22 per cercare di sfruttare un pò la forza, verso la fine della salita, per risparmiare gambe ed arrivare bene, ho usato il 25. Più agile possibile, ha funzionato! Naturalmente tutto è soggettivo, dipende dalla preparazione e dal tipo di muscolatura si ha. 
Ho incontrato altre persone che facevano la salita , dai numeri del brevetto mi sembra che l'iniziativa stia avendo successo.
La prossima , penso al 18 Aprile e sarà la "Monfenera" credo. 

Tempo di risalita: 1h 48min 50sec

Qui sotto il link per il brevetto

http://www.nonprofitcenter.it/1/brevetto_del_grappa_2014_455534.html

Qui sotto il link RUNTASTIC:

https://www.runtastic.com/it/utenti/claudio7five-barison/sessioni-sportive/202627489


Alcune FOTO:





giovedì 3 aprile 2014

SALITE: MONTE GRAPPA

 Un veneto che si rispetti non può non conoscere il Monte Grappa ed un ciclista veneto deve provarlo a farlo almeno una volta. E’ un monte leggendario per la sua storia , è stata la prima linea di difesa durante  prima guerra mondiale. Una leggenda per l’Italia !

Ci sono molte salite del Grappa ,ne conto 5, che hanno tutte la stessa caratteristica, lunghe e dure.
Naturalmente ce ne sono di più o di meno. Io ho provato la più semplice, quella da Romano d’Ezzelino. L’ho fatta per ben 2 volte nel 2010. Quest’anno proverò quella della crono scalata del giro d’Italia che parte da Semonzo, sono ben 19 Km!

Da Romano sono 25 km di salita, non durissimi per carità ma sono lunghi…nel 2010 ho impiegato 2 ore a risalire, non finiva più . E poi ben 40 minuti per scendere. Per rendere l’idea!
E’ una salita divisa in 3 parti, la prima abbastanza dura. Siamo al 8% di media  con punte al 10% per almeno 6-7 km , poi si fa meno ripida fino al 10-11° km ove spiana un po’ e così si può rifiatare. Il falso piano è di circa 2-3 km e poi riprende a salire circa al 6-7% quindi quasi pedalabile sino alla cima. Lassù c’è l’ossario per ricordare i caduti , direi eroi, dell’epoca. Si trova anche un ristoro / baita , tappa fissa per i ciclisti come fosse un “miraggio”, credo che il gestore si ricorderà di me. Avrò fatto fuori 3 brioche e 2 litri d’acqua. Non avevo molta esperienza di salite lunghissime e ricordo che ho affrontato una specie di crisi di fame. E’ una sensazione strana, ti senti debole ed un po’ annebbiato e mangeresti anche la bici. Consiglio di evitarla.

Proprio per questo , prima di cimentarsi sul Grappa, consiglio di avere un minimo di preparazione,  di considerare bene il meteo ed alimentarsi correttamente sia prima di partire che durante.
Nel 2010 era il 4 Agosto, a Bassano c’erano 34° C mentre su credo 15-16°C (non ricordo bene) ma c’era la nebbia ed era piuttosto freddo. In discesa ho patito ed ho usato la tecnica dei “binda” cioè giornale sotto la maglia!

Quando l’ho provato la prima volta ho avuto un episodio spiacevole, ho bucato per ben 2 volte causa puntine sparse lungo la strada da parte di un “demente” che odiava i ciclisti. Se lo beccavo avrebbe avuto probabilmente un buon motivo!! J.

Nel Monte Grappa ci sono anche vari sentieri da fare in MTB , il più famoso è il “105” che faceva parte di una famosa gran fondo.

In realtà le salite su strada ufficiali del Grappa sono ben 10. Ed esiste un brevetto del Grappa con la certificazione delle salite effettuate. Di seguito il link con tutte le informazioni. Forse quest'anno proverò il " bronzo" o l'"argento".

http://www.nonprofitcenter.it/

Consiglio spassionato: provate il Grappa!





mercoledì 2 aprile 2014

02.04.2014:PREPARAZIONE FISICA - Soglia Aerobica/Anaerobica (SA - SAN)

 Nel precedente POST avevo promesso che indicavo un metodo per individuare la propria soglia aerobica/anaerobica in modo empirico. Intanto che cos'è questa soglia e perchè è importante? Detta in modo più semplice possibile è il valore cardiaco che indica la presenza dell'ossigeno o meno nel processo di idrolisi della molecola "ATP" , il quale genera energia ai nostri muscoli. E' importante perché con essa possiamo determinare dei range cardiaci su cui avremo risposte diverse dal nostro fisico e che dovremo allenare per migliorare la nostra prestazione generale. La soglia anaerobica è legata al famoso acido lattico.Ed è infatti il punto dove l’acido lattico che smaltiamo è pari a quello che accumuliamo(valore individuo medio 4mmol/l), ad esempio se corriamo oltre questa soglia, accumuleremo tanto acido lattico e i nostri muscoli rallenteranno involontariamente. E' una autodifesa che abbiamo. Tanto più un soggetto è allenato (vari metodi) tanto sarà capace a smaltire o a riutilizzare questo acido lattico. 
Secondo me un ciclista, se non in volata o in cambi di ritmo in gara o per allenarsi, non dovrebbe superare spesso questa soglia , ma dovrebbe aumentare la sua prestazione proprio al limite di essa. Questo perché è uno sport endurance.
Se si vuole approfondire la materia questi sono alcuni link utili:

http://www.ciclismopassione.com/i-range-di-allenamento-e-le-sensazioni-del-ciclista/

http://www.sportpro.it/old_site/cictrain/gare/soglia.htm

il semplice :
http://www.cibo360.it/sport/fisiologia/modello_prestazione.htm

Come fare un test "fai da te":
Per prima cosa determinare con il cardio la pulsazione a riposo. Al mattino, sdraiarsi nel letto e misurare 2 volte le pulsazioni. Se sono < di 60 sei bradicardico o ben allenato.
Poi si determina la frequenza cardiaca massima teorica. Si applica la formuletta di Tanaka:

FC_max = 208 - (0,7 × età). La mia che è 181.

Alcune teorie sostengono che togliendo circa 8-12 battiti a questo valore troviamo la soglia anaerobica. E' bene calcolarla comunque per avere una base. Quindi 181-8/12= 173/169.  Questo è il valore teorico.

Ora in sella. Meglio se siamo in pianura e bastano 5/6 minuti da ripetere almeno 2 volte. Naturalmente prima 20 minuti di riscaldamento. Considerando il suo valore teorico ,suddivido alcuni range cardiaci su cui basare il test.Per me (soglia teorica a 169) potrebbero essere così suddivisi :

1° step: mantengo i 135 battiti per 1 minuto.
2° step . aumento la velocità sino a portare il cardio a 145 battiti e continuo per 1 minuto.
3° step. aumento la velocità sino a portare il cardio a 155 battiti e continuo per 1 minuto.
4°step. aumento la velocità sino a portare il cardio a 165 battiti e continuo per 1 minuto ( si fà dura) - fare attenzione al prossimo step su cui dovrebbe trovarsi la mia soglia!
5° step. (molto duro) aumento la velocità sino a portare il cardio a 175 battiti e oltre se serve e continuo per 1 minuto o quello che si riesce --- guardando bene il cardio entro questo step dovreste accorgervi che all'aumento della velocità non corrisponde una risposta regolare del battito cardiaco, ma ad un certa velocità i battiti aumentano in modo "irregolare", in pratica la curva velocità/FC deflette. Questa dovrebbe essere la soglia!

Per essere sicuri, ripetere un paio di volte e memorizzare bene il valore, eventualmente mediare. Comunque non sarà distante dal teorico. 
Questo è in modo empirico e "fai da te" di eseguire il test Conconi (relazione tra la velocità e la FC). Un test famoso ma non precisissimo. 
Naturalmente se vuole precisione è meglio andare in un centro specializzato o da preparatori esperti in materia. Ma vedrete che non sarete molto distanti.

Ora è bene determinare le proprie indispensabili soglie o range di lavoro, ricordando il valore della soglia (per me 168):

FONDO LENTO = frequenza cardiaca di soglia MENO 25% e MENO 20%   = 125 - 134 
FONDO  LUNGO=frequenza cardiaca di soglia TRA MENO 20% e MENO 12% = 135 - 146
FONDO MEDIO =frequenza cardiaca di soglia MENO 12% e MENO 8%  =147 - 155
FONDO VELOCE=frequenza cardiaca di soglia MENO 7%e 2% = 156 -164
RITMO ALLA SOGLIA= 165 - 168 


Prossimo post, carichi allenamento.