martedì 26 agosto 2014

TOUR OF DOLOMITI: Selva di Cadore - Pordoi - Fedaia


Partenza: Santa Fosca
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:80
DISLIVELLO:2200 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO 
ALTITUDINE MASSIMA: 2239 Passo Pordoi
TEMPO PERCORENZA MEDIO:4h-4h30min.
Altro giro molto bello e non difficilissimo da fare è Pordoi e Fedaia. Lo propongo in questo ordine, nel senso inverso è più difficile in quanto le salite sono più lunghe e più dure in particolare il Fedaia. Con questo percorso oltre a questi due passi dolomitici, dobbiamo percorrere altri 5 km da Caprile a Selva di Cadore in salita. Sono la prima parte del passo Giau.  
Il mio giro inizia da Selva di Cadore , volendo si può iniziare da Arabba o da Caprile , cambiano i chilometri ma il dislivello rimane circa lo stesso. Da Selva si percorre la strada del belvedere, passando Livinalongo , il bivio con il Falzarego , Andraz e si arriva dopo 23 chilometri circa ad Arabba dove inizia il Podoi. Da questo versante sono 9 km con pendenza media al 7/8% non difficile, anzi direi piuttosto pedalabile. E' piacevole da fare, se non si forza e si tiene le pulsazioni basse. Una volta sul Pordoi e visti i due monumenti dedicati al cilcismo ,la sfinge intitolata al mitico Coppi (4 volte primo quassù)  ed il monumento dedicato al giro d'italia con la bicicletta di Gibo Simoni, si scede per Canazei. Se non sbaglio sono 10-12 km. Il fondo stradale è ottimo  e la discesa è divertente! Siamo circa a metà del giro. Ora basta proseguire per il passo Fedaia. Altri 9km di salita, i primi 6/7 con pendenze abbastanza regolari all'8% e poi una volta passata la prima galleria spiana per 2km sino al lago e al passo. Una salita più semplice rispetto al Pordoi, ma essendo la seconda del giro da non sottovalutare. A questo punto scendiamo per il versante più famoso del passo, definito il "cimitero dei ciclisti" per via delle sue pendenze negl'ultimi 5 km. Al dire il vero, chi sostiene questo credo non abbia mai provato il grappa da Fietta o da Cavaso o peggio ancora da Possagno....comunque la discesa è bella e nel rettilineo della "Capanna Bill" si può raggiungere velocità elevate (anche i 100km/h per i prof), fare attenzione! Si passa Malga Ciapela e si scende sino a Caprile e da qui inizia l'ultima salita. Appena dopo Caprile si gira a sinistra per raggiungere Selva di Cadore. Sono 4-5 km non difficili se non l'ultima parte che ha pendenze attorno al 10%.  
Variante: se iniziamo il giro da Arabba, quando si scende dal Fedaia e prima di Caprile svoltare a sinistra per il Falzarego , dopo alcuni chilometri si raggiunge il bivio per Arabba e si deve girare a sinistra. 
Il giro merità, però fare attenzione al meteo. Notoriamente la Marmolada con nuvole è sinonimo di pioggia in montagna, e quando piove sono dolori anche in piena estate! 

Alla prossima







mercoledì 20 agosto 2014

TOUR OF DOLOMITI: Selva di Cadore - SellaRonde


Partenza: Santa Fosca
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:100-105
DISLIVELLO:2700 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO-DIFFICILE
ALTITUDINE MASSIMA: 2239 Passo Pordoi
TEMPO PERCORENZA MEDIO:5h30m-6h massimo.
Questo tour è molto bello da fare in bici da strada. Io lo propongo da Selva di Cadore ma volendo ci si può avvicinare a Colle oppure a Livinalongo o per renderlo semplice ad Arabba.
Da Selva di Cadore percorre la strada del belvedere, si passa la salita del Falzarego, evitandola, si prosegue per Arabba, si passa Andraz , il Forte e finalmente si arriva ad Arabba, paese situato ai piedi di 2 dei 4 passi del SellaRonde. Il mio giro prosegue in senso antiorario, quindi si sale il Campolongo, passo che collega Arabba a Corvara. Arriviamo a quota 1850 circa, il passo è breve 4km circa e non presenta difficoltà particolari, qualche tratto attorno al 10% , mediamente al 7% circa. Una volta affrontato abbiamo già percorso circa 30 km ed 1h e 30min circa. Da segnalare presenza di fontana nel Passo. Se serve meglio riempire borracce. Poi via giù per Corvara , bella località della Badia, qui girare a sinistra per il Passo Gardena, il più lungo e duro del giro. Sono altri 9km mediamente al 8% con punte al 10%. Si arriva ad oltre 2000 mt, il giro ora resta sempre sopra ai 1800mt. E' il versante più duro del Gardena , molto carino come tutti i passi da queste parti. Su hai una bella visuale. Dopo un breve riposo per mangiare e vestirsi, (consigliato) si continua per il Passo Sella, discesa piuttosto freddina, per via di un bel dritto all'ombra della montagna. Fare attenzione dopo 5km c'è un bivio per proseguire sul Sella. Altri 5km circa di salita molto carini , niente di impegnativo se non l'altura e la stanchezza che dovrebbe iniziare a farsi sentire. Il Passo per me è molto bello, su c'è un bellissimo panorama ed è un pò più piccola come area rispetto al prossimo passo, forse il più famoso, il Pordoi. scendendo per il Sella dobbiamo fare attenzione a non proseguire per Canazei (altrimenti sono dolori) ma nel bivio girare a sinistra per il Pordoi. Altri 6km circa media all'8%. ultima asperita del SellaRonde. Il versante è sicuramente più breve e semplice rispetto a quello di Arabba (9km) ma attenzione , il Passo è alto siamo oltre i 2200mt e dobbiamo avere la giusta concentrazione. Ora la fatica si sentirà. Il Pordoi è bello, niente da dire. Sono presenti hotel,rifugi, funivia e soprattutto il famoso monumento a Fausto Coppi. In ricordo delle sue incredibili gesta su questo passo!
Bene ora, dopo una giusta sosta panino/barretta, scendiamo ad Arabba. Il fondo stradale nei passi sono ottime e quindi non ci dovrebbero essere problemi. Ad Arabba volendo ci sono delle fontane per fare il pieno in borraccia. Ora si riparte per la discesa e qualche falsopiano procedendo in senso inverso rispetto all'inizio del giro, quindi si passa il Forte, Andraz,il bivio Falzarego, Livinalongo e finalmente si inizia la penultima asperita. Io la chiamo salita Belvedere, sono 2,5Km con 200mt di dislivello circa all'8% con punte al 10%. Ecco dobbiamo cercare di avere ancora gambe ed energie altrimenti qui sono dolori. Una volta fatto a destra possiamo fermarci ed ammirare il Belvedere , un terrazzo naturale incredibile , abbiamo 700-800 metri di dislivello e possiamo ammirare dall'alto il lago di Alleghe, Caprile, Rocca Pietore e la parte iniziale del Fedaia. Proseguiamo il giro oramai alla fine , passiamo Colle Santa Lucia e torniamo a Selva. Ora abbiamo ultima asperità per arrivare a Santa Fosca, un rettilineo di 800 metri al 10%. Mette a prova le gambe!! Se lo fai bene , vuol dire che per te il giro è poca roba e potresti dare di più, viceversa se il giro è stato duro qui non si fà sconti. In questo caso consiglio prenderla con filosofia e salire agile!!! :-)
Consiglio il giro , come chilometri e come percorso similari al percorso medio della Dles Dolomiti, solo a chi ha ottimo allenamento. Per chi non ne ha tanto, meglio partire da Arabba e fare il giro! il paesaggio e le salite meritano!










mercoledì 13 agosto 2014

TOUR OF DOLOMITI: Passo Falzarego - Passo Giau

Partenza : Santa Fosca (Selva di Cadore)
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:55-60
DISLIVELLO:1700 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIA
ALTITUDINE MASSIMA: 2236 Passo Giau
TEMPO PERCORENZA MEDIO:3h-3h30.

Partenza vicino a Selva di Cadore , paese ai piedi del Giau, si prosegue per Colle Santa Lucia, Località Belvedere, Livinalongo e si prosegue per Andraz sino a raggiungere il bivio del Passo Falsarego. Si gira a destra e si inizia così il primo passo (abbiamo già percorso 15 km e fatto almeno 2-3 km in salita,ottimi per scaldare le gambe). Per raggiungere lo scollinamento servono 9,5km con pendenze medie del 6%, alcuni tratti all’8%,niente di particolarmente impegnativo , ma visto l’altitudine del passo e l’esposizione al vento degli ultimi 2 km comunque da non sottovalutare. Si arriva in cima mediamente in 40-45 minuti. Consiglio di non esagerare, mantenere il fondo medio circa. Una volta giunti al Passo, vestirsi e mangiare qualcosa e scendere per Cortina. Discesa semplice , larga e bella. E’ piuttosto trafficata per cui fare attenzione anche se il fondo stradale è ottimo. Ad un certo punto , a Pocol, si arriva al bivio per il passo Giau. Ultima asperita, per niente facile anche se è il versante meno impegnativo. I primi 2 km sono semplici, pendenza 3-4% massimo , poi inizia un tratto di 4-5 km con pendenze varie. Si passa da 12-13% a 5-6% , in pratica salita irregolare , impegnativa che permette di rifiatare. Ultimi 2-3km invece sono simili all’altro versante, costanti al 10%. Bellissimo l’ultimo chilometro , si snoda in un bellissimo panorama in alta quota. Una volta in cima , rivestirsi mi raccomando, e scendere nella bellissima e tecnica discesa. Sempre costante, si raggiungono anche i 70km/h volendo , con molti tornanti larghi e belli da fare.
Una volta passato il “Baccalin” alla fine della discesa girare a sinistra per Selva di Cadore. Nel caso si ha ancora energie e si vuol provare le gambe a Selva c’è un rettilineo al 12% lungo circa 800mt da fare a tutta!! J




sabato 9 agosto 2014

BREVETTO DEL GRAPPA: Quinta salita "Strada Vedetta"

E’ considerata la salita più dura di tutte per il rifugio Bassano, 20 km con alcuni tratti davvero difficili se non proibitivi per chi non è allenato. In effetti l'ho provata ed è tosta.
E’ la salita del famoso “salto della Capra”, considerata il mortirolo veneto. Non saprei perchè non ho mai fatta il mortirolo comunque posso dirvi che c'è un tratto veramente impegnativo di circa 3km. Qui ci vogliono gambe e rapporti giusti e anche una bella motivazione. La pendenza su questi chilometri è costantemente sopra al 16% con punte al 20%. Mediamente al 18%.
La difficoltà non è da attribuire solo alla pendenza, ma soprattutto alla lunghezza e quindi la durata dello sforzo senza poter rifiatare.Servono almeno 25 minuti per farlo. Pensate sono 3km alla media dei 5/6 Km/h.
La salita inizia da Fietta , un paesino vicino a Possagno,  c’è una piccola rotonda con un bar dove si timbra il cartellino e poi su. Per i primi 6 chilometri la salita è costante con pendenze attorno al 10% , fino ad un tornante da dove inizia le prima rampa, dopo 3-400 metri spiana un po’ ,ottimo per rifiatare, poi riparte con pendenza attorno al 20% e per circa 2km sino all’incrocio con la strada delle malghe (il proseguimento della Monfenera). Proprio in un coccuzzolo vicino all’incrocio c’è un segnavento in ferro battuto con la forma di una capra. Si tratta di un opera del 1972.

Ora siamo a metà strada si deve proseguire a sinistra per Monte Archeson e quindi per le trincee della prima guerra mondiale. Prima parte in discesa e poi altri 3 chilometri in salita tranquilla (6%) , si passano le gallerie e poco dopo arriviamo alla strada "Giardino".
Una volta sulla strada giardino, mancano ancora 3 km , rispetto al salto della capra sembrano facilissimi , in realtà siamo sempre tra i 8 e 10%.
Una bella salita , varia e con tratti decisamente difficili, alla fine senti di aver fatto qualcosa non da tutti. Al momento , assieme alla Monfenera è sicuramente la salita più dura.  Nonostante quanto descritto la salita che sofferto di più è stata la “strada giardino” questo per via del meteo e per un errore di alimentazione.
Per il brevetto oro ne mancano altre 5: Cismon,Alano,Seren, Possagno (via degli alpini) e quella che secondo me sarà davvero la più difficile in quanto già provata la prima parte , da Cavaso.

Difficolta Salita: Alta
Tempo di risalita: 2h 
pendenza media:10%
pendenza massima:20%

PANORAMA DA SALTO DELLA CAPRA:




Alla prossima.