martedì 30 settembre 2014

BREVETTO DEL GRAPPA: Strada degli alpini - Possagno

Ottava fatica: strada degli alpini da Possagno. Ritenuta da tutti è la salita del Monte Grappa più difficile...confermo, alla pari con Fietta è sicuramente la più dura!
Parte da Possagno, il paese del Canova, e sale per circa 20 chilometri sino alla vetta. Sono i primi 6 -7 km ad essere giustamente ritenuti duri, siamo costantemente sopra il 15% con punta massima raggiunta oltre il 25%, visto su mio inclinometro. Tratti davvero tosti, solo con rapporti 34-28 o 34-30 si possono affrontare senza patire. Altrimenti ci vogliono gambe d'acciaio. Io l'ho affrontato proprio con il 34-30 e quindi me la sono cavata benissimo, è stata comunque dura e la schiena cominciava a dar fastidio, ma non ho mai rischiato di mettere il piede a terra! Dopo questo tratto al limite, abbiamo percorso solo un terzo della salita e ci manca ancora tutta la strada delle malghe per scollinare sul monte Archeson appena dopo il salto della capra, sono circa 3 chilometri sempre sopra al 10% con alcuni tratti intorno al 15%. Quindi dopo la prima faticaccia serve altra benzina prima di rifiatare nuovamente. Dopo l'Archeson siamo a due terzi della salita...quindi c'è nè ancora, meno dura ma serve energia! Circa 2 ore e qualche minuto e abbiamo finito.
E' una salita davvero impegnativa, concentrazione, forza fisica, resistenza sono fondamentali. Questa ascesa la consiglio a chi pratica ciclismo da alcuni anni anche come test personale, affrontatela a fine stagione quando si hanno buone gambe altrimenti si potrebbe soffrire oltre misura e non ha senso. Attenzione non è che le altre salite del Grappa siano passeggiate, sono solo leggermente più facili.

Comunque sono arrivato al rifugio in buone condizioni e soddisfatto per quanto superato, una bella esperienza fatta in solitaria (vale ancor di più) in un lunedì senza una macchina per strada e con un sole fantastico!!





lunedì 15 settembre 2014

BREVETTO DEL GRAPPA: Settima salita - Strada del Monte Tomba da Cavaso

Settima fatica, da Cavaso! Ero convinto fosse la più dura di tutte le ascese fatte sino ad ora...invece è similare ad Alano e di poco più semplice rispetto a Fietta (salto della Capra).
Salita comunque non facile, secondo me più dura dello Zoncolan , azzardo perchè non lo mai fatto. Ci sono gli stessi chilometri con la stessa pendenza , non consecutivi come il temibile Zoncolan, ma è lungo il doppio, 25 chilometri di salita sono grossomodo lo Stelvio.
Questi paragoni li faccio solo per farvi capire quanto è duro il Grappa. I suoi versanti secondo me sono tra i più difficili d'Italia. Uno magari pensa alla strada che parte da Romano d'Ezzelino o da Semonzo (che già possono bastare) e quindi non valuta bene questo monte. Nel ciclismo da strada per me sono grandi ascese.
La salita da Cavaso è comunque molto dura. I primi chilometri sono molto difficili, abbiamo una media del 15% con punte da 20%. Meglio avere il 34-28 ed usare l'agilità il più possibile.Diminuisce un pò , restando sopra il 10% ultimi 2 chilometri prima di arrivate alla cima del Monte Tomba. Ora per raggiungere il grappa, solita strada, già descritta , delle malghe e del monte Archeson, per niente facile! Anche da Cavaso serviranno circa 2 ore per raggiungere il rifugio.
Tanto per non farmi mancare niente prima di salire sull grappa ,ho scalato il mercato vecchio ed il mostaccin, salitelle di riscaldamento.,..
Ora mi mancano solo la via degli alpini da Possagno , la salita da Seren ed infine quella da Cismon del Grappa per concludere il brevetto. Speriamo le gambe tengano :-)



lunedì 8 settembre 2014

BREVETTO DEL GRAPPA: Sesta salita - ALANO DI PIAVE.

 Finalmente ho ripreso la sfida del Grappa, approfittando di un lunedì di ferie nonostante il tempo incerto, sono partito per affrontare la salita da Alano. La sesta e quindi al momento ho raggiunto l'argento. 
Pensavo fosse più semplice, in realtà anche questa ascesa è bella tosta. Inizia dal paese di Alano e si snoda per 7 km sino a raggiungere la vetta del monte Tomba. La salita per i primi 3-4 km presenta pendenze che variano dal 12 al 15% , il fondo stradale non è ottimo anzi è piuttosto disastrato. Poi migliora , come migliorano le pendenze che saranno più pedalabili sino a scollinare a circa 900/1000 di altezza. Per raggiungere la vetta del Grappa basta proseguire per la via delle malghe ed il monte Archeson per poi raggiungere il bivio con la strada "giardino", quella che inizia da Semonzo. Questo tratto è lo stesso che si percorre con la monfenera, strada che inizia da Pederobba. Anche qui è dura, per almeno 6/7 km le pendenze sono sempre superiori al 10-12% con tratti anche lunghi oltre il 15% . Non è una passeggiata, è un versante duro. Ripagato da un bellissimo panorama. Proprio da lassù si può dominare mezzo Veneto. Si può scorgere Venezia con la costa e dall'altra parte i colli Euganei. Il problema è rimanere lucido con quelle pendenze :-).
Ci si impiega almeno 2 ore per arrivare e consiglio di utilizzare la guarnitura 50/34 con un 28 come pignone su cassetta. Questo risparmierà sicuramente le gambe. 
Tra qualche giorno proverò un'altra salita di questo versante , da Cavaso del Tomba. 

Asini sul Monte Tomba:


Dettagli salita:



martedì 2 settembre 2014

TOUR OF DOLOMITI:Selva di cadore-Staulanza-Duran

Partenza: Santa Fosca
Arrivo: Santa Fosca (Selva di Cadore)
KM:75
DISLIVELLO:2000 mt circa
DIFFICOLTA’: MEDIO 
ALTITUDINE MASSIMA: 1773 Passo Staulanza
TEMPO PERCORENZA MEDIO:4h circa
Oggi ho provato questo giro, partendo come al solito da Selva di Cadore e dirigendomi verso il Passo Staulanza. Prima asperità del tour, direi piuttosto semplice da questo versante.Sono circa 6-7 km con pendenze medie del 6%, ci sono alcuni brevi tratti più pendenti ma poca roba. Velocemente raggiungiamo il punto più alto del Passo e scendiamo per Dont, dobbiamo passare Pecol di Zoldo e altre località per arrivare nel paese ove inizia il Passo Duran che collega la val zoldana con la val agordina. Non l'avevo mai fatto per cui la curiosità era tanta. Bel passo, parte subito con un 500 metri al 14% che può impensierire ma per fortuna dopo è meno pendente ,ci saranno ancora tratti con punte da 13-14%. E' una salita irregolare , sono 8 km e non è una passegiata, credo che mediamente serviranno 45 minuti per raggiungere il passo. Dopo il meritato break per vestirsi e altro scendiamo per Agordo. Discesa molto bella, veloce con curve ampie e un ottimo il fondo stradale, sono 12-13km per arrivare giù ad Agordo a 600 metri slm. Questo giro rispetto agli altri siamo a quote più basse e quindi da preferire in giornate fredde o con possibili pioggie. E' molto diverso correre sui 2000 metri rispetto ai 1000-1500 metri , ci possono essere anche 6-7° di differenza. 
Una volta ad Agordo procediamo per Alleghe (Alie) , 20 km non proprio belli da fare perchè siamo in una strada  piuttosto trafficata (statale agordina) , meglio fare il giro durante la settimana e non in pieno agosto. Comunque sia  basta prestare la giusta attenzione e alla fine tutto fila liscio. Per raggiungere Alleghe impiegheremo circa 1 ora, fare attenzione appena dopo Taibon Agordino è presente una galleria di 1km . E' importante evitarla, per farlo 50 mt prima della gallerie prendere la strada a sinistra (vecchia strada) mantendo poi la stradina a destra e si notarà una sbarra, proseguire in quella strada solo per pedoni o ciclisit che affianca la gallerie. Alla fine potremo ritornare sulla statale e proseguire per Cencenighe e poi Alleghe. Questa strada è costantemente in salita ,anche se piuttosto blanda, alla fine avremo fatto almeno 400 metri di dislivello. Arrivati ad Alleghe costeggiamo il bellissimo lago e proseguiamo per Caprile. Ora si possono scegliere quali salite fare per raggiungere Selva di Cadore. La prima  parte prima di Caprile e sono 5 km con ultimo km impegnativo, la seconda parte nel centro di Caprile e qui è più lunga , almeno 7 km di salita per raggiungere il Belvedere , a Rucavà svoltare a destra, per poi proseguire per Colle santa Lucia e Selva. La terza è dopo Caprile ed è la prima parte del Falzarego. Al bivio per Arabba girare a destra e ancora a destra per raggiungere il bivio per il Belvedere a Rucavà , qui girare a sinistra per Belvedere-Colle Santa Lucia-Selva.Oggi ho scelto la numero due.
Alla fine sono 2000 metri di dislivello, un giro medio fondo con alcuni tratti impegnativi nel passo Duran. Non è panoramico come altri precedentemente descritti ma ha i suoi vantaggi, il primo su tutti è che è meno rischioso per il freddo e per l'altura , l'altro è che potremo anche iniziare da Agordo località più facile da raggiungere dalla provincia di Venezia o Treviso e quindi da farlo anche in giornata.Volendo si può correre anche procedendo in senso inverso e non dovrebbe cambiare molto a parte qualche chilometro in più sul Duran e su Staulanza , ma dopo questo ultimo passo sarà tutto in discesa. Ricodo che nel 2012 il giro d'Italia aveva proprio fatto questo giro , solo che avevano proseguito per il Giau per arrivare a Cortina. Ricordo la vittoria di Rodriguez su Hesjendal e Ivan Basso. 
 Se si vuole aggiungere chilometri per renderlo difficile basterebbe da Agordo proseguire per  Fiero di Primiero e il Passo Rolle per poi congiungersi al Passo San Pellegrino e scendere a Cencenighe. In questo caso saranno almeno 50-60 km in più e credo almeno altri 1000 metri di dislivello.